Confermate le voci che, fin dalle prime indiscrezioni sulla nuova FIAT Grande Panda, davano per certa la futura uscita di una versione 4×4.

Il metodo è sempre lo stesso: giocare con i ricordi degli italiani e degli estimatori della piccola utilitaria torinese in tutto il mondo.

Ma quando si mette in gioco il nome di un’icona del passato, come la Panda 4×4, bisogna stare attenti, perché ci si può fare molto male.

L’assetto rialzato, i cerchioni beige, la vernice Rosso Scuro Metallizzato e la scritta “4×4 Sisley”: se si pensa ad una Panda 4×4, non si può non pensare a lei.

Certo, non ogni Panda 4×4 era in allestimento Sisley, c’erano anche altri colori e negli anni a venire, con i nuovi modelli, la piccola FIAT a 4 ruote motrici si è sempre rinnovata e migliorata.

Ed ora che la Panda si ingrandisce ulteriormente, diventando un mini-SUV, era impensabile lasciarla senza la trazione integrale.

Ci avevano pensato anche quei matti di Garage Italia.

Quando l’11 luglio dello scorso anno FIAT ha presentato al mondo la nuova Grande Panda, non hanno perso tempo per lasciar correre la fantasia.

E in Garage Italia, di fantasia, ne hanno parecchia.

La versione “Italia ’90”, quella dell’Avvocato Agnelli e perfino una versione “SIP”: per quelli nati dopo il 2000, sarebbe l’attuale TIM.

Ma tra tutte spiccava lei: la Panda 4×4 Sisley. Rosso Scuro Metallizzato, cerchioni beige e una canoa sul tetto a mostrare l’infinita versatilità del mezzo.

E a dirla tutta, non ci sono andati nemmeno troppo lontani.

La vernice Rosso Scuro c’è, il cerchione beige anche, attrezzatura sul tetto e perfino una scritta sui paracolpi laterali completano l’opera.

Purtroppo, la scritta sui paracolpi diventa solo “Panda”, stilizzato secondo il logo della nuova utilitaria torinese.

La partnership con Sisley è terminata anni fa, ma chissà che non ritorni in nome dei bei vecchi tempi.

L’anima off-road di questa nuova Grande Panda 4×4 passa anche dai piccoli dettagli: sotto la “griglia” anteriore compaiono due faretti aggiuntivi.

Lo stile, ovviamente, richiama quello dei fari principali: LED quadrati.

Ma non sono gli unici, guardate bene nella foto di copertina: gli stessi faretti sono integrati anche nel portapacchi, per vederci meglio anche al buio.

All’interno poche novità.

È pressoché identica alla Grande Panda, ma questa tinta color fango sa molto di off-road, e fanno capolino dei loghi “4×4” su sfondo beige sul cruscotto lato passeggero e sui sedili.

Da qualche parte, anche se non sappiamo ancora se all’interno dell’infotainment o come tasto fisico, dovrà trovare posto lo switch per la trazione integrale.

La nuova Grande Panda 4×4, infatti, sarà una integrale “on demand”: l’asse posteriore (elettrificato) avrà trazione quindi solo su richiesta del guidatore o in condizioni di scarsa aderenza.

Il motore elettrico che muove le ruote posteriori consente di eliminare l’albero di trasmissione, ma questo significa rinunciare alla leggendaria trasmissione meccanica che permetteva alle vecchie Panda 4×4 di arrivare quasi ovunque.

Un vero peccato, dal punto di vista puristico, ma interessante dal punto di vista tecnico.

Questo tipo di tecnologia, comunque, non è nuovo in casa Stellantis.

Ne sono infatti già dotate Jeep Avenger ed Alfa Romeo Junior.

Non si sa, purtroppo, quali motorizzazioni saranno disponibili in versione 4×4.

Tutto fa pensare alla full electric, che resterebbe appunto tale, ma la presentazione è avvenuta durante il Media Drive della Grande Panda Hybrid, quindi chissà che non arrivi anche con il 1.2 plug-in.

Purtroppo, però, non si può ancora parlare di prezzi, dotazioni o date di uscita.

Le foto sono ufficiali, certo, ma al momento si tratta solamente di un concept.

Non ci resta che attendere!

Di Cosimo D'Adamo

Appassionato delle auto in generale dal 1997, con una forte preferenza per le auto italiane.

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