Dopo il Live Show della F1 75 della scorsa sera, in cui sono stati presentati equipaggi e auto della prossima stagione, penso di esser arrivata ad una conclusione e ho tanta paura dell’inizio di questo campionato.

Credo che il fine ultimo di questa nuova società sia quello di “snaturare” tutto… partendo proprio dal significato etimologico ed antropologico delle cose in sé; un brusio di argomenti spersonalizzati…

Avete presente gli “Hunger Games” ? “La ragazza di fuoco” , “Il canto della rivolta” ecc…? I fans del genere fantasy sicuramente ricorderanno la saga che ci ha fatto “sognare” con la bellissima Jennifer Lawrence (Katniss) dal 2012 al 2015. Saga completamente sottovalutata, anche dal resto della platea. Ma guardando lo show della scorsa sera, ho avuto una terribile visione. Sto esagerando ? Penso di no e ora vi spiego perchè.

Rammento la trama dei “Giochi della fame” a chi se la sia persa o non abbia letto la trilogia. Si esatto, è originariamente un romanzo fantascientifico distopico per ragazzi scritto da Suzanne Collins. In un brutale futuro, in un Nord America Postapocalittico, 24 giovani (2 per ogni distretto) vengono selezionati da Capitol City ogni anno per partecipare agli Hunger Games, una violenta competizione televisiva che prevede la sopravvivenza di uno solo; la perversa soluzione elaborata dal governo di Panem, governata dal rivoltante Presidente Snow, per sradicare qualsiasi tipo di rivolta tra la popolazione che possa mettere a repentaglio lo status quo costituitosi.

Prima dell’inizio dei giochi, in ogni distretto del regno, avviene la “mietitura”, ossia la scelta dei due tributi del reality tramite sorteggio. Subito dopo questi vengono allontanati dalle proprie famiglie, condotti nella città di Capitol City, rimessi “a nuovo”, fatti alloggiare in lussuosissimi appartamenti e preparati per il grande show prima dell’inizio dei giochi.

Ed è qui che, come un fulmine a ciel sereno, mi è apparsa la scena. I giochi esistono, i tributi ci sono tutti, Panem è reale, Capitol City è solamente spostata al nord Europa e Snow….esiste realmente.

La città di Panem e la sfilata dei carri con i tributi.

Se la mia mente contorta è arrivata a vedere tutto questo nell’arco di un’ora, e se guardando in rete e ascoltando i commenti di amici e conoscenti non vi è un parere di apprezzamento di questo show (tranne per quanto riguarda quella fetta di gente abbagliata dai riflettori, dagli influencer e dal lavaggio cerebrale da parte dei media), allora il motivo è fondato.

Tutto combacia alla perfezione. Il Governo di Panem, palesemente la FIA. Capitol City, Londra. Il Presidente Snow, Mohammed Ben Sulayem. I distretti, i team. I tributi, i piloti. (E così mi sono giocata accrediti alla F1 e possibile carriera giornalistica, vamossss )

Abbiamo anche il presentatore di tutto questo. Chi ha visto la trilogia si ricorderà sicuramente dell’appariscente Caesar Flickerman, interpretato dallo straordinario Stanley Tucci, incaricato di condurre l’intero show e le interviste ai tributi. Guardando le immagini qui sotto, non notate nulla di strano ?

La cosa più agghiacciate dell’intera serata penso sia stato il vano tentativo di Jack Whitehall di ironizzare sugli attriti tra i piloti con battute a dir poco pessime per placare il clima di tensione percepito a fior di pelle sin da casa. I piloti, evidentemente a disagio per la situazione totalmente aliena al mondo del motorsport, hanno cercato di mascherare il loro stato con accenni di apprezzamento o sorrisi a dir poco finti. Ma agli occhi più attenti tutto questo non è sfuggito.

Come se fossero letteralmente stati strappati al loro mondo e sbattuti li sul palco, quasi delle marionette, senza poter parlare nemmeno liberamente e alcuni senza aver nemmeno avuto l’occasione di poterlo fare (Palesemente Verstappen depennato in tre per due seppur col microfono in mano. Tempi stretti ? O accorgimenti da parte di Ben Sulayem per eliminare qualsiasi battuta scomoda ? Bah… )

Il Motorsport è un agglomerato di concentrazione, competizione, performance, tecnica, tecnologia e ricerca costante. La F1 quindi, a sua volta, è sempre stata la massima performance tra le competizioni motoristiche, il massimo della ricerca tecnologica nel condurre solo pochi piloti al mondo a poter guidare le auto più evolute sulla faccia della terra; il massimo della concentrazione, il massimo dei riflessi e della preparazione fisica. Insomma, l’apice e la punta di diamante dell’intera carriera di un pilota.

E negli ultimi anni e con questa pagliacciata dell’altra sera, cos’è stato fatto ? Sminuito tutto ad un puro show stile Las Vegas con la peggiore conduzione, con la peggior animazione (band messe li senza senso, un dj di dubbia provenienza che ha solo letteralmente toccato tasti a caso senza ombra di live), una scaletta super velocizzata senza un attimo di pausa e un trash da far accapponare la pelle.

Alcuni affermano che questo è soltanto lo specchio di ciò che l’umanità richiede ora, di quello che è la società ora , di quello che è il grado intellettuale medio della popolazione mondiale.

Ma siamo sicuri che non sia invece una perfetta manipolazione per portare la massa a dover idolatrare lo “stupido”, il “povero di significato”, il trash e tutto ciò che concerne la perdita di cultura, l’ educazione e il rispetto altrui ? Non fatemi la morale solo perchè la stessa Fia abbia multato parolacce, osannato l’inclusività e bannato qualsiasi forma di violenza tra pista e paddock (e ora anche dal rally). Nell’ultima settimana, Ben Sulayem ha suggerito la possibilità di limitare addirittura la trasmissione dei team radio durante le gare, al fine di ridurre la diffusione di linguaggio inappropriato al pubblico. Ma ci rendiamo conto?

Questo non è educare, questo è letteralmente una censura, e la snaturazione dell’essere umano. Questo è privare della libertà di pensiero, non educare sulla violenza o sul razzismo. Una parolaccia detta per un sorpasso sbagliato o una manovra fraintesa non possono essere multate soprattutto in uno sport in cui si rischia letteralmente la vita e che puritano non lo è stato mai ! Ricordiamoci dei diversi episodi e scenette nei paddock che hanno segnato la storia stessa del motorsport e della F1. Come si fa a controllare il carattere e l’istinto umano in queste circostanze? Non sto dicendo che siano avvalorati omicidi e sfruttamento sessuale, per carità ! Ma un VAFFANCULO di troppo non credo abbia mai fatto danni peggiori di uno schiaffo in faccia. (Ah già ora non si possono dare nemmeno più quelli perchè è violenza….chiedo venia) Eppure a volte uno schiaffo è riuscito salvare vite, o ad insegnare….. non solo a far del male.

Che sia stata una gag programmata oppure no poco importa ma durante la serata, il noto chef, Gordon Ramsay ha esordito al microfono di Whitehall con queste parole: “Questi atleti si spingono fino all’estremo, quindi a volte, quando viene fuori, lascia che siano reali, lascia perdere. Rischiano la vita ogni volta, viaggiando a oltre 200 miglia all’ora. Quindi, se la merda colpisce i fan-” si spegne il microfono …..

Ci rendiamo conto ? Viene letteralmente levato l’audio dalla regia e Whitehall è costretto a sdrammatizzare per la centesima volta. Questo episodio metterà sicuramente ancora di più in luce questa crescente tensione tra FIA e piloti riguardo alle nuove normative sul linguaggio. In un contesto di alta pressione come quello delle gare, è difficile poter controllare ogni parola pronunciata solo per libero sfogo personale. Cioè , tutta questa manipolazione finirà per influenzare le sorti stesse del campionato, senza ma e senza se.

La F1 insomma finirà per essere solo finzione. Spontaneità e umanità non avranno ragion di esistere. E l’essenza del motorsport cesserà, allontanando tanti appassionati, e allontanando i piloti stessi che fuggiranno verso altri campionati pur di non dover sottostare ad un “regime dittatoriale”.

Ecco perchè gli Hunger Games, ecco perchè i tributi e il regime di Panem. Non siamo pù liberi di vivere lo sport serenamente, ma ci viene imposto secondo leggi, multe senza senso, penalità allucinanti in pista e nei paddock. Senza tralasciare le conduzioni televisive “nazionali”, su cui non mi soffermo, ma rientrano anche loro nel contesto.

Unico punto a favore della serata dell’F1 75 l’ingresso di RedBull, e Max nei panni di Katniss. La rottura delle “regole” con un’entrata pazzesca, a partire dal video, sino all’ingresso dei piloti accompagnati da chi ha reso questo sport possibile. Il popolo, sinonimo di passione. Che dire….semplicemente GRANDI.

L’F1 75 Live Show poteva essere un’ottima idea, ma come si dice ai ragazzi a scuola, “studia ma non si applica”.

Nulla da ridire sulle livree presentate, alcune senza dubbio straodinarie, altre praticamente uguali alle precedenti, ma appunto non voleva essere questo il centro di questo articolo. Chi ci conosce e ci segue da tempo, sà che ItaòianWheels porta sempre visioni e letture particolari, fuori dalle regole.

Per cui gente…È sul serio questo che vogliamo? È sul serio questo il futuro? Una spersonalizzazione dell’essere umano e un controllo totale delle sue reazioni ?

Beh, se queste sono le prospettive, spero di non arrivarci mai a quel futuro e credo proprio di non esser la sola a pensarlo. Pensateci bene…

Non posso che concludere nella maniera più idonea possibile:

“Felici Hunger Games e possa la fortuna essere sempre a vostro favore!”

Di Giulia Ferola

Tecnologa alimentare dispersa tra i fumi degli idrocarburi dalla tenera età grazie all'ottima cantina/officina del nonno. Ossessione per qualsiasi cosa abbia un motore e delle ruote, reporter per ItalianWheels.net dal 2018 e un pilota per compagno. No benzina, no party.

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