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A cura di Alessandro Rizzuti e Claudio Boscolo.

Ecco la seconda parte della guida ai team della 24 Ore di Le Mans, oggi dedicata alle GTE.

GTE PRO

Si recupera dall’anno scorso con qualche auto in più, evviva.

  • AF Corse: #51 e #52. Tifateli. Soprattutto la #51 con Pier Guidi e Calado. Anche la #52 è da tifare, soprattutto per Rigon che speriamo si riprenda dalla brutta botta di Spa.
  • Corvette Racing: #63 e #64. La macchina è sesso e c’è Jordan Taylor. Non ho bisogno di dirvi altro. Sulla #64 invece non sono bellissimi, non sono bravissimi, e soprattutto non sono fortunatissimi. Spiace.
  • Porsche GT Racing: #91 e #92. Sulla prima c’è Gimmi, il nostro Gimmi, l’unico Gimmi, il grande e irreprensibile Gimmi. Bruni, per essere precisi. Sulla #92 c’è Estre che auguriamo una pronta ripresa dopo essersi detonato male anche lui a Spa come Rigon.
  • Hub Auto Racing: #72. Va bene il salto in Pro, però rivogliamo il nostro Kei Cozzolino. Non è possibile pensare di correre una Le Mans senza Kei Cozzolino.
  • Weatertech Racing: #79. Laurens per favore guarda prima di attraversare che essere investito da un quad è un attimo. Però hanno degli ottimi tappetini nell’auto.
La Porsche del nostro Gimmi.
La Ferrari che va assolutamente tifata.

GTE AM

Basta, siete troppi. Ci tocca di nuovo scegliere solo alcuni team.

  • TF Sport: #33. Chissà cosa rompe Ben Keating questa volta.
  • Cetilar Racing: #47. Abbiamo deciso che non possiamo essere obiettivi, quindi tifateli e basta. Ne hanno bisogno dopo la botta di Monza.
  • AF Corse: #54. Fisichella-Castellacci-Flohr e si va a lottare per la vittoria con una Ferrari grigia.
  • Team Project 1: #56. Ci sono due italiani e mezzo, solo perché Perfetti è norvegese nato in Svizzera e non calabrese come dovrebbe essere. Sono molto forti e molto freschi con la livrea Mentos.
  • Iron Lynx: #60, #80 e #85. La prima purtroppo ha raccolto magri risultati e difficilmente può fare molto. La seconda è più competitiva schiera Callum Ilott, fortissimo, e il nostro vecchio bot Rino Mastronardi. Per l’equipaggio femminile saremo sinceri, non abbiamo gradito l’appiedamento di Manuela Gostner alla vigilia della 6 Ore di Monza e il poco tatto espresso nella notizia. Per di più non crediamo che Sarah Bovy sia il talento capace di far fare il salto di qualità all’equipaggio.
  • Aston Martin Racing: #98. Dovrebbero stare in GTE Pro, ma Lawrence Stroll sei un cialtrone, e ora ci tocca vedere Nicki Thiim leccare gli pneumatici di Paul Dalla Lana. Pensandoci non è così male in realtà.

BONUS

Il team Association SRT41 che occupa il garage 56 con il numero #84. È una LMP2 modificata e guidata da tre ragazzi affetti da disabilità motoria. Seguono Frederic Sausset nella stessa impresa di correre una Le Mans nonostante gravi disabilità, e infatti l’associazione è nata e diretta dallo stesso Sausset. Per loro non importa il risultato perché già esserci è una vittoria. Di fatto l’unico team che merita in ogni caso di essere tifato.

Di Alessandro Rizzuti

Laureato in storia e bassista metal a tempo perso, fermamente convinto che sotto le sei ore si parla di gare sprint. Ogni tanto faccio qualche articolo ironico, sperando di essere divertente almeno su internet.

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