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A cura di Davide Achille.

Si torna in terra francese dopo la vittoria dell’anno scorso firmata dall’ex-ducatista Petrucci. In MotoGP la gara viene dichiarata inizialmente asciutta nonostante le nuvole nere all’orizzonte si fanno sempre più minacciose. Lo start vede una grande partenza di Miller che brucia i due piloti Yamaha e si prende subito la testa della corsa, mentre scivolano indietro Rossi e Bagnaia, addirittura 19° dopo poche tornate. A 22 giri dal termine inizia a piovere e i piloti tornano ai box per cambiare moto e, nella frenesia di essere più veloci degli altri, i due ducatisti Miller e Bagnaia subiscono un double long lap penalty per essere rientrati troppo velocemente in pit-lane. In tutto ciò ne approfitta il redivivo Marc Marquez che conquista la testa della corsa anche grazie ad un cambio moto velocissimo, mentre Quartararo, colpevole di un errore ai box appena sceso dalla moto, subisce anche lui un long lap penalty. L’asfalto bagnato provoca molte cadute, tra cui Morbidelli, Marc Marquez per ben due volte e il campione del mondo in carica Mir.

La classifica finale vede Miller tagliare il traguardo in prima posizione per la seconda volta consecutiva in questa stagione, secondo un grande Zarco che, divorando giro dopo giro tutto lo svantaggio dalla Yamaha di Quartararo (terzo in gara e primo in campionato), dimostra quanto sia in forma la Pramac. Peccato per Pecco Bagnaia, quarto dopo un rimontone dai bassifondi della griglia che però non gli consente di tenere la testa della classifica scendendo così in seconda posizione a 2 punti di distacco da Quartararo. 10° Maverick Viñales non proprioa suo agio con la Yamaha sul bagnato, Valentino Rossi solo 11° e mai veramente in lotta per posizioni di rilievo nonostante i passi in avanti compiuti dopo i test. Un intramontabile Petrucci porta a casa il 5° posto e si conferma il migliore fra le KTM.

GP Francia, l’ordine d’arrivo:

Di Davide Achille

Nato a Voghera il 27 settembre del 1995, sono laureato in Giurisprudenza e appassionato di motori sin da quando ero un bambino. Ho iniziato a scrivere di motorsport e di automotive nell'ormai lontano 2016 e nel 2018 sono approdato alla corte di ItalianWheels.net. Guidatore della domenica per l'ItalianWheels Racing Team, corro anche nei campionati esports tra le file della Matteo Arrigosi Racing.

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