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Che mi ricordi bene, è passato qualche anno dall’ultima recensione di Iw sui gioielli di casa Ferrari. Forse anche troppi. Il motivo c’è.

Qui siamo di fronte a un taglio netto con il passato. L’F8 è stata, come dice anche il nome “Tributo”, il canto del cigno del motore V8.

Con la 296, Ferrari inaugura l’era del V6 turbo ibrido. Più potente, più corta, più compatta e, incredibilmente, più leggera rispetto ad una 488.

Abbiamo avuto modo di provare l’ultima nata tra le coupé di Maranello e non ce la siamo fatti scappare. Signori….da vedere è veramente stupenda.

Tantissimi i richiami al passato nelle sue linee. C’è un pò di GT40, e un pò di Stratos.

Anche con questo nuovo modello, Ferrari ha rinunciato ad aggiungere ali alle sue linee, e, forse, è meglio cosi. A differenza di Porsche e Lambo, dove “è cosa buona e giusta” avere ali enormi, in Ferrari hanno deciso di nascondere tutto. Ebbene si, la 296 ha le ali, ma fuoriescono solo nel momento del bisogno grazie alla sofisticata aerodinamica attiva. (Vi assicuro che in pista non è mai ferma).

Passando agli interni. L’esemplare che abbiamo provato godeva di sedili a guscio in carbonio con cinture a quattro punti. Bellissimi da vedere, perfetti in pista, in strada non così comodi come quelli di una Porsche GT3. Con il senno di poi, forse non ci farei un viaggio di mille chilometri. Troverete comunque altre 4 varianti molto più confortevoli.

Una volta seduti alla guida, la differenza con il passato è molto evidente. I tre schermi con contagiri centrale, che hanno caratterizzato la 458, 488 ed F8, hanno lasciato lo spazio ad un unico grande schermo, stile SF90, dove è racchiuso tutto. Dal navigatore, alla radio alle temperature alla ricarica dell’ibrido. Ma di questo aspetto ne parleremo dopo.

Come nelle ultime Ferrari tutto è a portata del guidatore. I comandi delle frecce, tergi, e i due manettini sono come di consueto sul volante, insieme al tasto per avviare il V6, ora diventato touch. Cosi come lo sono i comandi per scorrere le varie pagine dello schermo, il cruise e i comandi per rispondere al telefono. Sempre Touch, ma non sul volante, i comandi per la gestione del clima e degli specchi.

Unica nota, che poteva essere utile, soprattutto per l’utilizzo in pista, una schermata dedicata solo a contagiri e temperature, cosa che invece manca.

Ora anche il passeggero può godere di molte informazioni, grazie a uno schermo posizionato proprio davanti a lui. Può osservare velocità, giri motore, forza G e comandare vari aspetti tra cui il clima, la radio e il navigatore.

Passiamo alla parte che più piace a noi appassionati, il motore. Come dicevamo in precedenza, ha perso due cilindri. La 296 monta un 2,9 litri V6 che eroga 664 cv con due turbo compressori che sono spostati in mezzo alla V. Infatti il motore presenta una V di 120 gradi. Il tutto accoppiato a un nuovo cambio a otto marce. E l’ibrido? Per la prima volta abbiamo una Ferrari Plug-in con la sola trazione posteriore che eroga una potenza di 166 cv.

Quattro le modalità di gestione della potenza. La macchina è in grado di viaggiare sia in modalità solo elettrica per una ventina di chilometri reali ( Ferrari ne dichiara 25, ma nel mondo reale siamo arrivati a farne 20), sia in modalità ibrida, quindi alternanza tra termico e elettrico. Le ultime due modalità sono per la potenza pura. In modalità Performance, la macchina combina il motore termico, che rimane sempre acceso, e il motore elettrico per cercare la massima efficienza tra i due. In Qualifyng l’auto da tutto. Combina il termico e l’elettrico per fornire tutti gli 830 cavalli. E fidatevi, quando arriva tutta la potenza è veramente una “bomba”. La macchina ha una spinta pazzesca dai 4500 ai 6000 giri, e se si riesce a sfruttare i cambi marcia nel modo giusto, si ha la sensazione di non aver mai interruzione di potenza.

Il sound? Non ho altro da dichiarare se non: corposo ed eclettico come solo Ferrari sa fare.

In pista, nel raccordarsi tra due curve, come può essere il passaggio tra le due arrabbiate al Mugello, è un vero cannone rispetto a tutto il resto della concorrenza. Lo sterzo è molto diretto, come su tutte le Ferrari. Rispetto all’F8, complice anche il passo corto, è molto più reattiva. Se vi dovesse capitare di scendere da una Porsche e salire su una 296, vi consiglio di fare estremamente attenzione perchè i muri potrebbero apparire più vicini di quel che sembrano….

Questo è ovviamente un bene quando si guida soprattutto ad alte velocità. Ma nel quotidiano significa non avere un gran raggio di sterzo. Ovviamente parliamo di alti standard di performance e quindi non possiamo aver tutto.

0-100 km/h in 2,9 s. Raggiunge i 301 km/h in scioltezza e in settima marcia. Velocità massima dichiarata 330 km/h. (Non ho avuto tempo per confermarlo….mi rifarò)

Il cambio è molto fluido, guadagnando una marcia in più rispetto alle precedenti versioni. Questo significa che, cosa non da poco, la 296 è anche “parca” nei consumi. Alla classica velocità autostradale, la duecentonovantasei viaggia a poco più di 2000 giri. Con un pieno si percorrono più di 600 km; considerando che ha 15 litri in meno di serbatoio rispetto all’F8, possiamo affermare che l’ultima Ferrari è anche amica degli orsi polari. (Ambientalisti siete contenti ? Dai non siate puntigliosi e diamo un punto a favore di mamma Ferrari.)

Tornando a parlare della parte ibrida, ci sono alcuni aspetti che vanno analizzati. Vero è che la macchina è in grado di ricaricarsi in autonomia mentre viaggia, e i tempi, per caricare completamente la batteria sono anche abbastanza veloci in Qualyfing. Ma una volta arrivati a casa, la 296 ha bisogno di molte coccole, quindi di vivere sotto carica, tramite un mantenitore che si collega alla classica presa elettrica. Qui i tempi sono biblici, ci vogliono circa due ore per passare dal 50% al 100% di carica. Senza contare le possibili rogne che possono essere generate dalla parte ibrida, come ormai tutti sappiamo. Diciamo che questa è l’unica vera pecca di questo capolavoro.

Prezzo? Se la desiderate accessoriata al punto giusto allora partirete dai € 300.000 in sù .

Dopo un giorno passato con lei, la comprerei? Ottima domanda, diciamo che mi riservo il diritto di non rispondere subito. (Anche se nel frattempo che scrivo sono sul configuratore eh? Che strano, non mi danno il prezzo e mi chiedono di chiamare in concessionaria…. AHAHAHAH! )

(Ecco, su di esso divertitevi perchè in qualsiasi maniera la si configuri rimane sempre una “bomba”)

Se con il tempo non mostrerà i soliti difetti e le problematiche tipiche di Ferrari, allora sarà davvero una gran macchina. Ma, in ogni caso, rimarrà una delle più belle Ferrari di sempre.

Pollici in su per la casa di Maranello !

Di Matteo Arrigosi

Pilota professionista, coach e caporedattore di ItalianWheels.net. Per divertirsi non importa il mezzo, l'importante è che abbia un motore.

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