Akira Toriyama non è più tra noi, la notizia di oggi ci devasta da bravi ragazzi cresciuti a pane e Dragonball Z.

Tornati a casa da scuola la prima cosa da fare, mentre il pranzo dai nonni si scaldava, era mollare in qualche antro della casa lo zaino, accendere su Italia 1 e far accadere la magia.

Dragonball era una creazione generazionale, capace di emozionare generazioni molto distanti tra loro ed è permeata a livello sociale così tanto da diventare cult.

Non solo a livello di Anime o Manga ma direttamente nella vita di tutti i giorni.

Ma ora veniamo al titolo: c’è stato un periodo in cui la creazione di Toriyama e la F1 si sono incrociate con preponderanza.

Ebbene siamo nella “golden age” a cavallo tra fine anni ’80 ed inizio anni ’90. La F1 sta prendendo sempre più popolarità in Giappone, complice anche la febbre Senna ed il fatto che McLaren fosse mossa dai propulsori Honda.

Chi vede l’occasione d’oro è Shueisha, la più grande casa editrice giapponese, con sede a Tokyo. La compagnia del Sol Levante decide così di sponsorizzare McLaren.

Shueisha, contestualmente, era anche la casa editrice di Dragonball. La fusione tra i due mondi era ormai inevitabile.

Nasce così una vera e propria saga di Dragonball dove troviamo Goku nei panni di pilota McLaren.

Insomma la creazione di questa saga ha così tanto successo in Giappone che abbiamo il tanto atteso incontro tra Aytron ed Akira Toriyama. Due degli idoli che hanno segnato più di una generazione si fondono dando vita ad un prodotto leggendario.

Che la terra ti sia lieve Akira e salutaci Ayrton.

Per chi volesse dare un occhio a qualche tavola di quel grandioso manga ecco a voi il link.

Di Claudio Boscolo

Appassionato di endurance da quando ho memoria, innamorato perso della Panoz Esperante e nostalgico della Jordan e della Jaguar in Formula 1. Cantastorie di piloti e di gare, all'occorrenza team principal dell'ItalianWheels Racing Team.

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