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E rieccoci qui. Ormai è marzo e il motorsport sta ricominciando un po’ ovunque, anche se per alcuni non c’è stata una vera pausa tra il 2022 e il 2023. Una di queste persone è David Fumanelli, pilota GT in forza al team Kessel Racing, che ritorna da noi per un’intervista dopo due weekend nel Golfo Persico per l’Asian Le Mans Series.

Ciao David, ben tornato! È iniziato da poco il 2023 e stanno ricominciando i vari campionati europei GT. Come ti senti per l’inizio di questa nuova stagione?

Molto carico! Abbiamo già iniziato a Febbraio con l’Asian Le Mans Series, che ci ha aiutato a prepararci in vista della stagione in Europa. Anche se devo ammettere che non è andata come ci aspettavamo a causa di un BOP molto penalizzante. Quest’inverno ho spinto molto anche dal punto di vista fisico con gli allenamenti, e mi sento come non mi sentivo da anni.

Fa sempre piacere sentirlo! A quali campionati e quali gare sai già che prenderai parte quest’anno? C’è ancora in ballo qualcosa invece?

A causa del mio cambio di categorizzazione da Silver a Gold sono un po’ cambiati i piani, ma sarò comunque impegnato con il team Kessel Racing in alcuni campionati di durata che annuncerò a breve, più alcune gare spot di livello internazionale.

Conosci già con chi dividerai la macchina quest’anno?

Sì, conosco già quasi tutti i compagni con cui andrò a dividere la macchina, e questo è un gran vantaggio, specialmente nell’endurance. Ma avrò anche alcuni compagni nuovi, ed è sempre stimolante perché spesso devi cambiare approccio alla guida. Alla fine ognuno può sempre darti qualcosa in più.

Hai già guidato la nuova Ferrari 296? Cosa ne pensi?

Ancora no, ma avrò il piacere di provare la macchina tra qualche settimana appena ci verrà consegnata e sono molto curioso! Conosco molto bene chi l’ha sviluppata e la vettura ha un grande potenziale. Adesso dobbiamo lavorare per poterlo tirare fuori pienamente.

Quali sono le affinità e le differenze rispetto alla vecchia 488?

La grossa differenza con la 488 sarà nel peso e distribuzione delle masse visto che si passa da un motore 8 cilindri a un V6. La vettura genera ancora più carico aerodinamico e questo fa sempre piacere ai piloti come me che hanno avuto un passato formulistico come me.

Di Alessandro Rizzuti

Laureato in storia e bassista metal a tempo perso, fermamente convinto che sotto le sei ore si parla di gare sprint. Ogni tanto faccio qualche articolo ironico, sperando di essere divertente almeno su internet.

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