A cura di Alessandro Rizzuti.

Il weekend della Formula 2 si apre con una vittoria per il pilota della FDA, grazie a una super partenza che lo catapulta dalla quarta alla prima posizione nel giro di una curva. Meno tranquillo l’inizio del gruppone dietro: a causa di due contatti diversi in curva 4 sono costretti al ritiro Roy Nissany e il leader del campionato Guanyu Zhou, il quale si pianta letteralmente in mezzo alla pista e creando un ostacolo che i piloti dietro safety car devono evitare.

La ripartenza vede Shwartzman allungare su Vips e Lundgaard, fino all’incidente con ritiro di Deledda alla Copse. Un’altra volta la safety car entra in pista, mentre Marino Sato è costretto a tornare ai box per un problema tecnico. La seconda ripartenza procede come la prima, stavolta senza incidenti e con una lotta furiosa tra Piastri e Lawson, nel quale ha la meglio il pilota della Prema.

E quindi è Samaia a causare un’altra safety car, buttando la sua auto nella ghiaia. Diversi piloti approfittano della bandiera gialla, compreso Jack Aitken che per motivi poco chiari parte con la gomma anteriore sinistra che non gira e quasi schiantandosi nel box di fronte. I meccanici fanno in fretta a riparare il problema ma ormai è troppo tardi per evitare un’investigazione per unsafe release.

Tornata dentro la safety car la gara riparte per gli ultimi giri esattamente come le volte precedenti, con Shwartzman che allunga sul gruppo e va a prendersi la vittoria dopo aver passato quasi metà gara dietro la Aston Martin Vantage. Secondo Juri Vips, terzo Christian Lundgaard, mentre il giro veloce va a Oscar Piastri.

Di Alessandro Rizzuti

Laureato in storia e bassista metal a tempo perso, fermamente convinto che sotto le sei ore si parla di gare sprint. Ogni tanto faccio qualche articolo ironico, sperando di essere divertente almeno su internet.

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