A cura di Cristian Vaga.

Nel fine settimana i ragazzi del Motomondiale atterreranno in Germania, per tornare a correre sul Sachsenring dopo un anno di assenza. E per entrare nel clima pre-gara già dal mercoledì, vi portiamo alcuni aneddoti e curiosità su questo tracciato.

Come già detto scherzosamente nel titolo, il Sachsenring è letteralmente il circuito di MotoGP più “da NASCAR” che ci sia, con sole 13 curve di cui 10 tutte a sinistra: il consumo gomma sarà forse uno dei più sbilanciati di tutto il mondiale, con le spalle sinistre a urlare vendetta al cospetto di dio. Il fatto che la pista sia costruita su delle colline e che abbia più saliscendi di Mugello e Portimão non aiuta a semplificare il lavoro dei piloti, che dovranno affrontare un rettilineo in discesa fra curva 11 e 12, e che si troveranno differenze altimetriche notevoli come quella di curva 3 (la Omega).

Il Sachsenring attuale come lo conosciamo noi è un circuito nato solo negli anni 90: prima infatti il Sachsenring era un circuito di quasi 9 km, costruito su strade regolari attraverso i paesini che sorgono attorno all’attuale impianto. Un po’ come il circuito del TT Isle of Man, e infatti anche qui si sono verificati diversi incidenti fatali che hanno portato a costruire il circuito permanente attuale. Tuttavia, questo gran premio è stato definito “Gran Premio di Germania Est” per tutto il periodo della divisione dello stato tedesco. Una piccola nota – dopo la vittoria di Dieter Braun (Germania Ovest) nel ’71, l’evento divenne per ragioni politiche esclusivo per i piloti provenienti dall’Est Europa, in quanto i tifosi della Germania Est si trovarono a cantare l’inno dell’Ovest durante la cerimonia del podio.

Se si conta anche il circuito “cittadino”, il maggior numero di vittorie lo detiene l’irraggiungibile Giacomo Agostini, a quota 13. Tornando negli anni 2000 invece, al Sachsenring moderno abbiamo un vero matador: Marc Marquez infatti vanta ben 10 vittorie su questo tracciato, divise in 7 nella MotoGP (vinte dal 2013 al 2019), 2 in Moto2 (2011-12) e una in 125cc nel 2010. Visto il periodo abbastanza nero per El Cabroncito, una vittoria o un podio qui sarebbe una piccola parentesi fiabesca in quello che sembra essere un difficile rientro dopo l’infortunio a inizio 2020.

Domenica ci aspetta una lotta serrata: Fabio Quartararo conduce il mondiale per una manciata di punti su Zarco. Ci sarà il sorpasso mondiale? Lo scoprirete qui con noi domenica pomeriggio!

Di ItalianWheels.net

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