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A cura di Claudio Boscolo.

Ebbene signori, chi di voi ha seguito le vicende sui nostri profili social saprà certamente che lo scorso week end è stato interamente dedicato al Milano-Monza Motorshow che si è tenuto contestualmente nel capoluogo lombardo e nell’autodromo nazionale brianzolo.

Dei millemila capolavori di ingegneria dell’automobile presenti possiamo dire di esserci veramente innamorati di uno splendido modello bianco posto alla pedana numero venti, dietro al Duomo.

Sì, stiamo parlando della Pambuffetti PJ-01, la hypercar nata e voluta dall’imprenditore umbro Juri Pambuffetti.

Di questo gioiello totalmente made in Italy verranno prodotti 25 esemplari per un prezzo di un milione e cinquecentomila euro.

Come dichiarato da Juri in persona ai nostri microfoni, il sogno della PJ-01 prende la rincorsa da un foglio bianco nel 2017 ed in soli tre anni e mezzo ha visto la luce.

Già ad una prima occhiata è evidente come lo sguardo di questa vettura sia interamente rivolto alle vetture di F1 ed infatti uno degli obiettivi che si pone è quello di portare le sensazioni alla guida di una monoposto in veste di hypercar.

Questo particolare è particolarmente reso evidente dalla posizione di guida, più distesa, grazie alla pedaliera rialzata di 15 cm.

Segue questa strada anche il volante, che è estraibile dal piantone, e dall’ergonomia dello stesso con tutti i comandi necessari per gestire la vettura, esattamente come nelle monoposto.

Il peso della vettura, contenutissimo, arriva a millecento kilogrammi. Una piuma, in pratica.

Questo risultato è stato reso possibile tramite il telaio in acciaio e carbonio con la carrozzeria in materiale composito. La parte più croccante, a mio avviso la abbiamo nel posteriore della PJ-01 con l’imponente estrattore a dominare la parte inferiore della vettura e soprattutto lo scarico, situato in zona centrale quasi come punto focale per lo sguardo.

Per quanto riguarda il cuore pulsante della PJ-01 abbiamo un V10 da 5.2L capace di erogare 820 CV con un cambio ad innesti frontali a sei rapporti.

Lo sviluppo del bolide umbro, come dichiaratoci da Juri Pambuffetti in persona, procede da diversi mesi ed ha calcato parecchi kilometri (circa 4000) prima di poggiare le ruote sul circuito monzese.

il simpatico cartonato con cui i ragazzi della Pambuffetti comunicarono la loro assenza dall’esposizione in quanto presenti a Monza a girare.

Sempre dalle parole dell’ideatore del progetto si percepisce tutta la soddisfazione per quanto visto e osservato tra i lunghi rettilinei e le curve tecniche dell’autodromo dove la PJ-01 si sente a casa.

Juri Pambuffetti in compagnia della sua creazione.

Noi, purtroppo, non siamo riusciti a vedere le sue evoluzioni in pista ma siamo fiduciosi di poterla ammirare in futuro, in quanto questo progetto merita davvero tanta attenzione ed un grande plauso.

Fotografie a cura di Davide Milano.

Di Claudio Boscolo

Appassionato di endurance da quando ho memoria, innamorato perso della Panoz Esperante e nostalgico della Jordan e della Jaguar in Formula 1. Cantastorie di piloti e di gare, all'occorrenza team principal dell'ItalianWheels Racing Team.

Un pensiero su “PAMBUFFETTI PJ-01, IL RUGGITO DELL’UMBRIA”
  1. ik ben Ferrari liefhebster en Ferrari-tester-racer geweest en hou veel van Ferrari het is net een Love-Story met de wagens…..
    mijn eerste blik en ooggevoel….oogvoeding naar de PJ-01 toe is wel WOW..
    de PJ-01 zou ik wel eens van dichtbij willen ontmoeten….
    een mooie rijkelijke uitgebouwde wagen krijgt van mij toch een 10/10…
    Juri Pambuffetti heeft een slimme art-auto ontwikkelt..waar velen nog veel kunnen van leren…op en top voor film of movie makers is deze wel inderdaad geschikt,zonde van er mee op straat te rijden tegen 50 P/H
    het is zijn geld waard ….wonderful and imagine car

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