A cura di Alessandro Rizzuti.

Ancora un’altra gara incredibile nella serie cadetta, ancora una volta segnata dai problemi della power unit Mechachrome prima della partenza. Le auto di Jack Aitken e Matteo Nannini rimangono piantate sulla pista durante la procedura di partenza, portando a un altro giro di ricognizione mentre le due auto ferme vengono portate in pit lane. Aitken riesce poi a partire dalla pit lane, mentre Nannini è costretto al ritiro dopo aver perso olio sulla piazzola del box.

Alla partenza un caldissimo Juri Vips supera Liam Lawson, seguito due curve dopo da Oscar Piastri che copia la stessa mossa. È in curva 3 che avviene il fattaccio: Dan Ticktum, Marcus Armstrong e Theo Pourchaire tentano di fare la curva insieme, ma l’inglese colpisce il francese che a sua volta colpisce l’australiano che si parcheggia sul muro. Pourchaire finisce nella via di fuga ma è costretto al ritiro ai box, mentre Ticktum è penalizzato di 10 secondi per il contatto.

Dalla ripartenza è una cavalcata continua del pilota estone, braccato solo negli ultimi giri da Oscar Piastri, il quale però non tenta l’attacco avendo da scontare 5 secondi di penalità per unsafe release. Terzo Robert Shwartzmann, che sembra rimettere a posto una stagione partita con molta difficoltà, con una rimonta dalla decima posizione. Il giro veloce va a Ticktum che riesce a finire in ottava posizione, mentre il leader della classifica Zhou rimane a secco di punti per oggi.

P.S. Qualcuno dica a Ticktum di piangere meno e imparare a guidare meglio.

Di Alessandro Rizzuti

Laureato in storia e bassista metal a tempo perso, fermamente convinto che sotto le sei ore si parla di gare sprint. Ogni tanto faccio qualche articolo ironico, sperando di essere divertente almeno su internet.

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