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A cura di Claudio Boscolo.

Grande spettacolo nella soleggiata Catalogna dove, nel round inaugurale della European Le Mans Series, è successo di tutto e di più.

Pronti via ed è subito bandiera gialla a causa di un testacoda della Oreca numero 32 pilotata da Jamin che finisce in ghiaia, poche curve più avanti, a girarsi è la Dragonspeed numero 21.

In LMP2 G-Drive, tuttavia, commette un errore in fase in partenza causando la prima di tante imperfezioni durante la gara.

Come di consueto la tonnara delle LMP3 non si smentisce mai e numerosi sono i contatti e le uscite di pista.

In GTE in vece atmosfera più tranquilla con le vetture di Iron Lynx in splendida forma nelle fasi iniziali di gara.

Leggermente più in difficoltà la Porsche di Proton con Fassbender alla guida.

WRT con Delétraz prende la testa verso il finire della prima ora di gara fino alla bandiera a scacchi con una condotta di gara impeccabile: ottimo lavoro da parte del team belga che oltre al pilota svizzero vede, nella sua line-up, anche il pilota cinese Ye e il polacco Kubica, vecchia conoscenza dalla F1.

Come detto in precedenza G-Drive pasticcia anche durante i pit stop causando una ulteriore penalità vanificando così l’eccellente lavoro di Rusinov, del giovanissimo argentino Colapinto (17 anni appena) e del rapidissimo olandese De Vries. Il risultato finale per l’equipaggio russo è il quarto posto.

Chi a podio è finito è il team gestito da Olivier Panis che piazza la sua Oreca in seconda piazza seguiti dall’altra, indovinate un po’, Oreca di United Autosport.

Buona tredicesima piazza per Dracone&co. che conducono una solidissima gara senza particolari sbavature. Da segnalare l’esordio del team dell’ Association SRT41, squadra corse guidata da Frédric Sausset che porta tre ragazzi con disabilità in pista, in preparazione alla 24h di Le Mans a cui parteciperanno.

Per quanto riguarda le LMP3 a sfangarla è Cool Racing seguita da RLR Msport e, in terza piazza, la prima delle due Inter Europol Competition.

Gran dominio per la Ferrari di Iron Lynx numero 80, l’equipaggio di Cressoni, Mastronardi e Molina sono stati capaci di una prestazione solidissima e praticamente mai in discussione. Gran plauso anche alla Porsche numero 77 di Proton ( Bruni-Ried-Evans) che, dopo un contatto con la Ferrari numero 60 (Iron Lynx) ha saputo non perdere eccessivamente e, nonostante i danni all’anteriore, giungere in seconda piazza.

Podio che si completa con la Ferrari di Spirit of Race.

Piedi del podio e giù il cappello alle ragazze di Iron Dames che rimontano nel finale con una furiosa Rahel Frey, bene anche gli stint di Manuela Gostner e Michelle Gatting.

Come detto prima, sfavoriti dal contatto con la 77 ma mai domi, i ragazzi della Ferrari numero 60 di Iron Lynx (Sernagiotto, Schiavone e Ruberti) che portano a casa una P5.

Di Claudio Boscolo

Appassionato di endurance da quando ho memoria, innamorato perso della Panoz Esperante e nostalgico della Jordan e della Jaguar in Formula 1. Cantastorie di piloti e di gare, all'occorrenza team principal dell'ItalianWheels Racing Team.

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