Altro “strong stage“, per questa Dakar 2025, il 4 °. Come se non fosse bastata la 48H Chrono, ecco la tappa Marathon.

Oggi è una vera e propria maratona per tutti, con condizioni speciali per i corridori. In pratica, un timer separato inizia all’entrata nel parcheggio dove sosteranno le moto. Da quel momento, i piloti di Rally GP hanno 30 minuti di lavoro sui loro veicoli, con la possibilità di ricevere aiuto da un altro concorrente per risparmiare tempo. Tutti gli altri piloti, che competono nel Rally 2, hanno un massimo di un’ora per lavorare sulle loro moto.

Per le auto invece , non vi è limite di tempo per le riparazioni, né vi sono restrizioni sull’assistenza tra concorrenti. Naturalmente, le squadre di supporto non sono ammesse nel bivacco della maratona e sono quindi già tutte in strada verso Ha’il, dove la maratona terminerà domani prima del giorno di riposo.

Dopo questa premessa, vediamo i risultati della giornata.

Moto. Il vincitore di oggi, Daniel Sanders, recupera il tempo perso ieri, quando ha dovuto aprire la strada. Va a rafforzare la sua posizione di leader della Dakar, con un vantaggio di 13′26′′ sul suo nuovo rivale più vicino, Tosha Schareina, secondo. Questo è il più grande divario tra l’australiano e il suo concorrente più vicino dall’inizio della gara. Daniel è primo pilota di moto a vincere quattro speciali in una singola edizione da quando l’americano Ricky Brabec compì l’impresa nel 2021. Il divario cresce anche in modo significativo con gli altri suoi inseguitori: Ross Branch (terzo) è 24′10′′ dietro, Skyler Howes (quarto) è a 27′01′′, Ricky Brabec (quinto) è a 29′13′′ e Adrien Van Beveren (sesto) è 29′26′′.

Diverse cadute, ahimè, anche per questa giornata ma tutti fortunatamente illesi e pronti a rimettersi in viaggio.

(Vi ricordiamo che a fine giornata aggiorniamo sempre i risultati poiché quelli forniti dai canali media della Dakar sono sempre provvisori nell’imminente. Quindi vi invitiamo a rivedere l’articolo dopo le ore 21 per i risultati definitivi.)

Auto.

Questa Dakar continua a non perdonare.

Nasser Al Attiyah ha dovuto fermarsi per cambiare una ruota al km 97, costandogli un deficit di 9′32′′ dal leader, Yazeed Al Rajhi, al successivo check. Al km 118 è stato costretto a fermarsi ancora, e lì ha perso ulteriori 20 minuti in attesa della sua compagna di squadra Cristina Gutiérrez, per poter ricevere assistenza. Al km 289, Il pilota della Dacia Sandriders riduce il suo divario a 41′47′′ dietro Yazeed Al Rajhi. Come ogni grande pilota, Al Attiyah non ammette mai la sconfitta, soprattutto dopo il triste ritiro dello scorso anno.

Anche Toby Price e il suo co-pilota, Sam Sunderland, si sono fermati al km 324 a causa di una foratura. L’equipaggio di Overdrive Racing, che era al sesto posto in assoluta dopo lo stage 3, a 20 minuti dal termine, rimane in attesa dell’assistenza di un altro concorrente per poter rimettersi in viaggio. Questo tarda ad arrivare purtroppo e, nonostante la tappa si sia conclusa, sono ancora fermi li.

Ed è podio Toyota ! Yazeed Al Rajhi fissa il tempo provvisorio più veloce alla fine della speciale. Il saudita ha concluso la tappa con 4′51′′su Henk Lategan. Terzo Yacopini a +10:45 dal leader. Mitch Guthrie riceve una penalità di 5 minuti per eccesso di velocità e conclude al settimo posto, penalità che da la possibilità a Yacopini di salire sul podio e di tingerlo a pieni colori Toyota.

Nasser Al Attiyah conclude a 33′27′′ dietro il leader provvisorio, Yazeed Al Rajhi. Dopo essere stato a terra per oltre 45 minuti, il pilota Dacia riesce a recuperare quasi ben 12 minuti.

Camion.Ancora podio Iveco per questa tappa! In ordine di arrivo, Macik della Tecnologia MM, che mantiene salda la sua supremazia nella totale, taglia il traguardo a 5:02:46, seguito a +3:38 da Van Den Brink e a +7:45 dal compagno di squadra Koolen.

Macik della Tecnologia MM di Iveco

Rimanete connessi per eventuali aggiornamenti nel corso della serata.

L’appuntamento è per domani con la seconda parte della Marathon da Alula ad Hail in 428 km di speciale tra le dune.

Di Giulia Ferola

Tecnologa alimentare dispersa tra i fumi degli idrocarburi dalla tenera età grazie all'ottima cantina/officina del nonno. Ossessione per qualsiasi cosa abbia un motore e delle ruote, reporter per ItalianWheels.net dal 2018 e un pilota per compagno. No benzina, no party.

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