Il mese di giugno si apre con una novità bavarese. Ecco la nuova BMW Serie 1.

Da Monaco di Baviera arriva l’aggiornamento per la Segmento C della casa tedesca che, come quasi tutte le ultime BMW, ha ovviamente fatto storcere il naso a molti appassionati.

Innanzitutto, per l’estetica.

Questo anteriore a molti (e tra questi molti ci siamo anche noi) ricorda l’ultima Ford Fiesta. Per carità, non una brutta auto, ma con i “reni” ed il logo BMW è quantomeno discutibile.

Non male invece il posteriore; come filosofia non si allontana eccessivamente dal modello precedente.

Interni. Troviamo un doppio display; da 10,25 pollici per le informazioni utili al guidatore e da 10,7 pollici per i controlli, ma la novità è la totale assenza di pelle.

I sedili della nuova BMW Serie 1 sono, infatti, in poliestere riciclato, Veganza o Veganza/Alcantara.

Ma passiamo alla parte tecnica.

La gamma motori è abbastanza ampia. Si passa dai mild hybrid benzina e diesel (170 e 163 cv) della versione 120 (120d per il diesel), ai 150 cv turbodiesel della versione 118d.

Non manca, ovviamente, una versione M: la M135 X-Drive, l’unica a trazione integrale. Le altre sono a trazione anteriore (altra grossa pecca stavolta ereditata dal modello precedente).

La potenza di questo 4 cilindri è di 300 cv che, abbinata alla trazione X-Drive ed al cambio a 7 rapporti, spingono questa M135 da 0 a 100 km/h in soli 4,9 secondi.

Non male, ma probabilmente una versione M decente non basta a salvare questa nuova Serie 1.

Due soli diesel, entrambi ibridi. Nessun benzina puro ad esclusione del 4 cilindri della M135. Qualche anno fa, questa M135 di cilindri ne avrebbe avuti 2 in più

Un design estetico sempre più discutibile, e probabilmente sempre più “amico” ad un mercato un po’ più ad est rispetto al nostro.

Certo, sia chiaro. Non è un attacco diretto a BMW, anche lei come tutti segue il mercato. È un attacco diretto a quest’ultimo, che sta diventando sempre più monotono e poco interessante.

Il mio compito sarebbe quello di restare imparziale, descrivervi l’auto come da brochure BMW e raccontarvi nel minimo dettaglio quanto consumi nel combinato e quale classe di emissioni di CO₂ abbiano i 3 cilindri benzina mild hybrid.

Ma da appassionato non posso e non riesco a restare impassibile di fronte ad un calo così vertiginoso della qualità del mercato automobilistico.

C’è davvero bisogno che le case automobilistiche si diano una grossa svegliata e tornino a produrre Auto con la A maiuscola.

Questi disastri pseudocinesi hanno già stufato.

Di Cosimo D'Adamo

Appassionato delle auto in generale dal 1997, con una forte preferenza per le auto italiane.

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