Gli aggettivi per descrivere Max Verstappen ormai iniziano a scarseggiare.

Dopo un venerdì dove tanti “intenditori” lo avevano già dato per finito e fatto il funerale a Red Bull dopo l’addio di Newey, Max ha rimesso le cose in chiaro sia ieri che oggi.

Certo non dominando nel modo in cui abbiamo sempre visto ma con una lucidità impressionante ed una freddezza da olimpo di questo sport.

In crisi con le gomme, in crisi con i track limits non ha mai perso la testa nè ceduto all’errore che avrebbe consegnato la vittoria all’inglese.

Verstappen ha zittito molti e confermato tutto il suo indiscutibile talento.

Lando Norris, invece, ormai è in stato di grazia dopo la vittoria di Miami.

Splendido scatto di Norris immortalato da Alessandro Malcangi

Libero dal fardello di dover dimostrare a tutti i costi qualcosa mette in scena una prestazione magistrale riuscendo a scrollarsi di dosso Leclerc (errore del portacolori Ferrari) e mangiare 5 secondi all’asso olandese in pochissime tornate.

Una guida spregiudicata ed aggressiva, in particolare negli ultimi giri.

Questa McLaren ha lavorato in maniera incredibile!

Il lavoro degli uomini di Andrea Stella è stato encomiabile e fa capire chi potrebbe essere la vera gatta da pelare per Red Bull.

Capitolo Ferrari invece tutto fuorchè semplice.

Partiamo dalla parte più facile: i piloti.

Leclerc a corrente alternata oggi che è stato sì bravissimo a raggiungere Norris ma altrettanto incauto e “sprecone” alla Gresini buttando via una possibile seconda piazza.

Leclerc in azione tra i cordoli di Imola. Ph a cura di Alessandro Malcangi

Comunque Ferrari arriva a podio col monegasco raccogliendo molto meno di quanto nelle intenzioni.

Il discorso Sainz invece va a braccetto con la strategia Ferrari.

In una pista dove la posizione è tutto sacrificare Sainz e regalare la posizione su Piastri è stata una mossa incauta che avrebbe potuto portare ad una “disasterclass” Ferrari.

Sainz mai realmente in gara oggi. Ph Alessandro Malcangi

Piastri bravo, tanto irruento sulle gomme quanto veloce.

Proprio questa mancanza fa perdere al talento australiano il treno per un possibile podio, complice l’errore di Leclerc.

In definitiva gli aggiornamenti proposti da Ferrari hanno svolto il loro lavoro.

McLaren tuttavia ha lavorato meglio.

Ora vedremo a Monaco come si evolverà la situazione!

Foto in copertina a cura di Alessandro Malcangi

Di Claudio Boscolo

Appassionato di endurance da quando ho memoria, innamorato perso della Panoz Esperante e nostalgico della Jordan e della Jaguar in Formula 1. Cantastorie di piloti e di gare, all'occorrenza team principal dell'ItalianWheels Racing Team.

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