Si pensava che quell’annuncio sui due anni di produzione prima della cessazione potesse venire smentito. E invece no, la Toyota GT/GR86 e la Subaru BRZ non verranno più vendute in Europa.

Addio alla GR86 e BRZ: uccise dalla UE

Ci risiamo. Con una serie di continue nuove riforme e leggi che non fanno altro che alimentare il malcontento degli europei in generale, la UE ed i suoi burocrati “terrorizzati-dalla-vita” hanno dato via libera ad un nuovo pacchetto di regolamenti per la “sicurezza” sulla strada, denominato GSR2. Ciò ha portato Toyota e Subaru a rinunciare alle vendite della piccola e amatissima coupé sul mercato europeo.

Secondo la società di consulenza per l’ingegneria dei veicoli, i test e lo sviluppo, Horiba Mira, citata da Autocar, il GSR2 rappresenta un “elenco massiccio di circa 100 regolamenti, a seconda della categoria del veicolo. Alcune sono modifiche, ma abbiamo identificato circa 20-25 elementi nuovi”. Ed è proprio a causa di questi nuovi elementi che Toyobaru se n’è chiamata fuori per la GR86/BRZ. Non solo non si trova più a norma, ma richiederebbe una completa riprogettazione della macchina che, a detta degli ingegneri giapponesi, farebbe perdere alla piccola coupé la personalità di guida che fino ad oggi abbiamo conosciuto.

Addio alla GR86 e BRZ: uccise dalla UE

Quindi, ciao ciao Toyobaru. Abbiamo davanti ancora un anno di vendita dello stock e poi fine dei giochi. Solo per noi sfigati europei, perché poi Asia, Australia e Americhe continueranno a godersi questa macchina incredibile. Quanto meno, la Mazda MX-5, invece, rimarrà sul mercato e pure, grazie ad una deroga del regolamento, la Alpine A110 che nonostante non sia più a norma, continuerà a poter vendere al massimo 1500 esemplari all’anno su mercato europeo.

Quindi, che cosa ci prospetta il futuro? Molto semplice, un usato ancora più costoso e ricercato ed un mercato del nuovo significativamente più oneroso a causa dei maggiori costi che le case dovranno affrontare in fatto di hardware e software per essere conformi ai nuovi dettami EU, che ovviamente faranno coprire ai consumatori. Già… l’inflazione generale ed un’ economia distrutta, come quella italiana, non bastavano affatto.

Insomma, se volete dare una lettura a questa ennesima porcheria “per la sicurezza”, che porta il nome di GSR2, potete cliccare qua per il documento integrale. Ma alla fine dei fatti, ciò che rimane davvero da sottolineare è come a furia di regole, regole, regole ed ancora regole, sempre con questo dogma e spauracchio al tempo stesso della SICUREZZA, gli appassionati Europei debbano subire l’ennesima castrazione da parte di quel sistema burocratico, grigio e ammorbante, che non fa altro che renderci più poveri, meno liberi, più annoiati e rassegnati che mai, che è l’Unione Europea.

Da noi, il più sentito grazie di cuore a tutte quelle case che non mollano e continuano a tener viva la passione per i motori, ed un gigantesco vaffanc**o alla solita Unione Europea.

Di Umberto Moioli

Appassionato di roba veloce (purché non a propulsione elettrica), motorsport e street racing anni '90. Ho aperto ItalianWheels.net tanti anni fa per parlare di gare, auto e moto sportive e raccontare la poetica della guida.

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