Horacio Pagani ha sfornato un’altro capolavoro. O meglio, un reparto che dovrebbe esistere in tutte le aziende, il reparto Grandi Complicazioni ha creato la Pagani più potente mai realizzata: la Imola Roadster.

Partiamo subito con un pò di numeri. Il V12 biturbo Mercedes da 6 litri è stato migliorato per generare 850 cv e 1100 Nm di coppia. Sarà abbinato a un cambio X-Trac a sette marce. L’unico dato relativo alle prestazioni, che si conosce al momento, è la velocità massima autolimitata a 350km\h.

Parlando del peso, invece, l’ago della bilancia si è fermato a 1260 kg, questo grazie al telaio in carbo-titanio unito alla vernice che influisce per solo 5 kg. Tutti questi numeri vengono messi a terra da quattro Pirelli Trofeo R.

Le forme della Imola Roadster sono un pò il riassunto di quanto è stato creato nel tempo con la Imola Coupé, la Huayra BC e la Huayra R. Il tutto per generare circa 600 kg di carico a 280 km\h. Come sulle Huayra, anche sulla Imola aperta sono presenti i quattro flap mobili.

Questi hanno sia funzione di aerofreno sia di generare il carico che serve in curva, perché in Pagani non volevano creare una versione aperta della Imola. Volevano, potremmo dire, dire addio alla Huayra nel modo giusto. Hanno quindi deciso di complicarsi la vita, creando qualcosa di formidabile.

Come sempre, anche per quest’ultima Pagani, la ricerca della perfezione è stata maniacale.

Se vi è mai capitato di vedere una Pagani, guardate con cura la fibra di carbonio. Stesa in modo perfetto, come fosse un foglio unico calato in uno stampo. I colori, i riflessi che riescono a generare sono unici. Perché le macchine di Horacio non sono solo veloci, belle e casiniste, ma sono delle vere e proprie opere d’arte.

Il prezzo? Al momento non si conosce ancora. Otto saranno gli esemplari prodotti.

La Huayra ormai è sul viale del tramonto, la Utopia sarà il futuro di Horacio. Però è sempre bello come in Pagani non vogliano dire addio alle loro auto. Zonda docet.

Foto: pagani.com

Di Matteo Arrigosi

Pilota professionista, coach e caporedattore di ItalianWheels.net. Per divertirsi non importa il mezzo, l'importante è che abbia un motore.

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