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A cura di Matteo Arrigosi.

La Dakar 2023 è finalmente alle porte. Il rally raid più famoso del mondo è giunto alla sua quarantacinquesima edizione, la quinta nell’Arabia Saudita. Ma non perdiamoci in discorsi da Wikipedia e andiamo ad analizzare come seguire la maratona saudita.

Partiamo con il dire che gli equipaggi faranno circa 8500 km, di cui 4700 di prove speciali suddivisi in 14 tappe con partenza il 31 nella tappa prologo. Gli equipaggi in gara, tra moto, camion e auto saranno 365, più di mille tra piloti e navigatori.

Il 9 gennaio avremo la giornata di riposo e mentre la tappa numero 11 e 12 saranno le Marathon, ovvero le speciali dove gli equipaggi non potranno ricevere assistenza al bivacco.

Anche quest’anno l’ unico modo per seguire la Dakar sarà quello di affidarsi a Eurosport. Alle 23 sul canale 210 di Sky o DAZN, NOW e TIMVISION, ci sarà il consueto speciale con il riassunto della giornata.

Ovviamente noi di ItalianWheels.net vi forniremo sia su Facebook che su Instagram aggiornamenti costanti della gara, con risultati e news dell’ultimo minuto. Non vi resta quindi che mettere un bel like ai nostri social e godervi con noi la Dakar 2023.

Passiamo ai protagonisti. Nelle moto si riaccende la lotta Gas Gas, Honda, KTM, Husqvarna e Yamaha. Da tenere d’occhio sicuramente il vincitore dell’edizione 2022, Sam Sunderland. L’inglese, che scatterà con la casella #1, dovrà stare attento alla concorrenza, che sarà agguerritissima. Toby Price, Pablo Quintanilla e Joan Barrade Bort sono sicuramente alcuni dei possibili pretendenti alla vittoria finale. Bisognerà stare molto attenti quest’anno, visto che gli organizzatori hanno aumentato i tratti in cui ci sarà la tanto temuta sabbia. Lecito quindi aspettarsi delle vittorie di tappa da parte di outsider.

Per le auto si rinnova la sfida Toyota – Audi con l’aggiunta della variabile Prodrive. La squadra inglese, che ha in valigia il secondo posto dello scorso anno di sua maestà Loeb, si presenta con tre auto, proprio per cercare il colpo grosso. Il colosso giapponese, dal canto suo, continua con lo sviluppo del sempre veloce e affidabile Hilux. Tre le auto con cui Toyota cercherà la vittoria. Al Attiyah, il principe vincitore dello scorso anno, sarà aiutato da Giniel De Villiers e da Yazeed Al Rajhi, che sarà assistito dal team Overdrive.

La casa degli anelli è quella che deve dimostrare di aver imparato di più da questa annata di corse. Ricorderete lo scorso anno, la RS Q-ETRON si è dimostrata una vettura molto veloce ma colpita da varie sfortune. Audi ha lavorato veramente tanto per rendere la sua vettura competitiva e affidabile. Come sempre, quando il marchio tedesco si muove, lo fa alla grande. La line up di piloti vede Mister Dakar Stephane Peterhansel affiancato da Carlos Sainz e Mathias Ekstrom.

Non mancheranno gli outsider, pronti a cogliere sicuramente vittorie di tappa, o addirittura pronti a puntare a qualcosa di grosso. Da tenere d’occhio l’ex-WRC Martin Prokop, che con il suo Ford Raptor sarà sicuramente pronto a cogliere ogni occasione. Come ogni Dakar, non manca lo squadrone di Mini, capitanate da Sebastian Halpern. La Mini ormai è un progetto abbastanza datato, ma affidabile e permette ancora di essere nel posto giusto al momento giusto.

Nei camion, dopo anni di dominio, mancherà lo squadrone Kamaz. A farla da padrone quest’anno saranno gli Iveco, e potrebbe essere la volta della squadra olandese di De Roy. Il camion italiano dovrebbe aver vita facile quest’anno, potendo forse portare la coppa in quel di Torino. Come sempre noi italiani potremmo avere una squadra ufficiale Iveco, che potrebbe vincere a mani basse, ma a Torino pensano all’Abarth elettrica..

Tornando a noi, Van Kasterene e Victor Versteijnen saranno sicuramente i favoriti per la vittoria finale. Da non dare per sconfitti anche il Tatra ZM Racing, che porterà in gara un paio di Tatra Buggyra e i Praga gestito dal Instaforex Loprais Praga.

Abbiamo quindi tutti gli elementi per vivere un’edizione della Dakar veramente spettacolare. Non vi resta che seguirci sui nostri canali per non perdervi un minuto della gara in Arabia.

Di Matteo Arrigosi

Pilota professionista, coach e caporedattore di ItalianWheels.net. Per divertirsi non importa il mezzo, l'importante è che abbia un motore.

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