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A cura di Alessandro Rizzuti.

È stato un weekend pieno di colpi di scena quello appena corso a Imola, e la pioggia è stata solo in parte responsabile del caos generato in pista. Ma vediamo com’è andata.

La sprint race del sabato pomeriggio si è conclusa con una vittoria di Franco Colapinto. L’argentino era partito in pole position, ma è stato superato dopo pochi giri da Caio Collet, a cui riesce a rispondere solo all’ultimo giro con un sorpasso in rettilineo. Il povero Collet però non arriva nemmeno secondo, purtroppo. Il brasiliano subisce un contatto con Isack Hadjar, ed è costretto ad abbandonare la macchina nella ghiaia del Tamburello. Sul resto del podio salgono Victor Martins e Jak Crawford, autori entrambi di una buona gara senza sbavature.

La gara ha visto altri incidenti, per fortuna senza conseguenze per i piloti. Al giro 10 O’Sullivan e Marti escono a pochi secondi di distanza alla Rivazza e parcheggiano le auto sul muro. Alla ripartenza dalla safety car avviene subito un altro incedente: un contatto tra Ushijima e Malvestiti causa ii ritiro di entrambi e il ritorno della sc in pista.

La feature race della domenica mattina è partita con la pista umida dopo la pioggia della notte. Alcuni piloti, tra cui Collet e Colapinto, decidono quindi di partire con le gomme da bagnato, al contrario del resto del gruppo che sceglie le gomme slick. L’azzardo sembra essere azzeccato finché non si ritrasforma, appunto, in un azzardo. Un contatto tra Benavides e Ushijima causa l’entrata della safety car, annullando il vantaggio preso da chi ha scelto le gomme da bagnato e costringendoli a fermarsi per montare le slick.

Alla fine il vincitore è Roman Stanek, in lotta con Oliver Bearman fino al penultimo giro, dopo il testacoda di Maloney al momento della ripartenza dopo la safety car. Il podio è completato di nuovo da Jak Crawford, autore di un solido weekend, e da Isack Hadjar. Bearman arriva solo quarto dopo aver causato un incidente con Gregoire Saucy all’ultima curva, completando così un fine settimana ricco di errori e momenti da dimenticare. Dietro di lui Arthur Leclerc, autore invece di un weekend eccezionale e due rimonte mostruose in entrambe le gare, con un totale di circa 25 sorpassi.

La classifica è ovviamente ancora molto tirata dopo solo quattro gare, e vede Leclerc e Martins appaiati con 34 punti. Dietro di loro si trovano Stanek. Crawford, Hadjar e Bearman racchiusi in un fazzoletto di 5 punti.

Di Alessandro Rizzuti

Laureato in storia e bassista metal a tempo perso, fermamente convinto che sotto le sei ore si parla di gare sprint. Ogni tanto faccio qualche articolo ironico, sperando di essere divertente almeno su internet.

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