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A cura di Alessandro Rizzuti.

Rieccoci per una nuova stagione. I motori tornano ad accendersi (e probabilmente a rompersi) sul circuito di Sakhir. Ebbene sì, questa settimana tornano in pista la Formula 2 e la Formula 3.

Come prima cosa, c’è stato un cambio di format. Dalle tre gare a weekend dell’anno scorso si è tornati al format classico di due gare per ciascuna categoria. Il sabato vedrà la sprint race con classifica della qualifica invertita per i primi piloti, e la feature race la domenica (più lunga per la F2).

Per quanto riguarda le auto non ci saranno cambiamenti, entrambe le categorie utilizzeranno le stesse auto dell’anno scorso, progettate da Dallara e con motori Mecachrome.

In F2 la lotta al titolo vedrà come al solito il team Prema come favorito, che quest’anno schiera il campione in carica della F3 Dennis Hauger e l’indiano Jehan Daruvala. Il salto dalla F3 è avvenuto anche per altri piloti potenzialmente molto forti: Jack Doohan, vicecampione, in Virtuosi Racing; Logan Sargeant in Carlin; Clement Novalak in MP Motorsport; Frederik Vesti in ART. Tra i veterani sono in corsa per la lotta al titolo il campione morale del DTM Liam Lawson in Carlin e Théo Pourchaire in ART. Nel complesso il livello di quest’anno è parecchio alto, e ci si aspetta che una lotta al titolo serrata fino alla fine.

Lawson sulla Ferrari sponsorizzata Red Bull con cui ha vinto il titolo a squadre nel DTM.

Per la F3 la situazione è al solito più variegata. Tre sono i team che possono agilmente giocarsi la vittoria: Trident, Prema e ART. Tra i veterani della categoria il favorito è il francese Victor Martins, quest’anno in ART, mentre in Prema Arthur Leclerc conserva il posto dell’anno scorso, sperando migliori nei risultati. In ogni caso sarà una grande annata come al solito, che vedrà la nascita di un nuovo mattatore o una lotta sul filo dei punti fino all’ultima gara.

Il campione in carica della F3 Dennis Hauger.

Le premesse in ogni caso sono molto buone, non ci resta che aspettare venerdì per l’inizio ufficiale del campionato e vedere cosa ci aspetta sul circuito.

Di Alessandro Rizzuti

Laureato in storia e bassista metal a tempo perso, fermamente convinto che sotto le sei ore si parla di gare sprint. Ogni tanto faccio qualche articolo ironico, sperando di essere divertente almeno su internet.

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