Una FIAT Seicento, 440 chilometri (anche qualcuno in più), tanta follia e tanta pioggia: la ricetta perfetta per un’avventura indimenticabile attraverso una delle regioni più belle d’Italia.

La 240 km di Sicilia 2021 organizzata da Sicilia Motori è stata massacrante per noi e per le nostre auto, ma il nostro racconto parte da una un concessionario Ford nella periferia di Palermo.

Noi ignari di cosa avremmo affrontato.

È l’undici dicembre e nel capoluogo siciliano piove da circa 2 settimane filate, tanto da far ritirare ancor prima della partenza due dei trenta equipaggi iscritti alla competizione. Arrivati al checkpoint di partenza ci davano già per spacciati: una FIAT Seicento vecchia di 20 anni (anche malconcia) contro BMW, Audi e auto comunque decisamente più adatte al ruolo.

Recuperato il materiale e gli adesivi sponsor da attaccare sull’auto (o quantomeno provare ad attaccare durante la grandinata in corso), ci siamo messi subito in viaggio verso il primo checkpoint: una officina Bosch vicino Enna. O almeno credevamo.

Il momento della partenza.

Consapevoli che le condizioni meteo non sarebbero migliorate nell’arco delle 24 ore successive, ci siamo immessi in autostrada in direzione Catania, non sapendo che avremmo affrontato una delle strade più incredibili per errore.

A causa degli interminabili lavori stradali alcuni svincoli autostradali risultavano chiusi sul GPS, quando erano perfettamente fruibili tramite bretelle secondarie, ma non sapendolo ci siamo fidati del navigatore addentrandoci nella campagna siciliana. Dalla statale siamo passati ad una provinciale, per poi finire una strada di campagna fangosa e dissestata che ha cominciato a far annaspare il povero motore Fire.

Un momento di difficoltà in mezzo al nulla.

Dopo aver fatto asciugare il motore e aver constatato che l’acqua aveva fatto più danni del previsto (tra cui l’esplosione di una lampadina nel faro), abbiamo chiamato il numero di emergenza messo a disposizione dagli organizzatori e ci siamo resi conto di essere da tutt’altra parte rispetto al checkpoint di intermezzo, a circa 30 minuti dal punto in cui la Seicento era ad un passo dal paradiso delle citycar.

In tempi record, stanchi e affamati, abbiamo raggiunto la meta finale, per trovare una bellissima sorpresa: si trattava del leggendario Autodromo di Pergusa, uno dei circuiti più leggendari della storia automobilistica siciliana.

Un tempio su cui hanno corso leggende delle vetture turismo e a ruote scoperte, come Michael Schumacher, Jim Clark e Christian Horner, tutto per noi per provare le vetture Ford messe a disposizione da Gi.Bi. Auto, uno degli sponsor dell’evento.

La pit lane di un tempio della velocità.

Dopo la prova in pista siamo stati accolti in hotel e abbiamo partecipato alla premiazione. Non avevamo nessuna aspettativa, considerando anche la deviazione involontaria. Ma con incredibile sorpresa siamo stati dichiarati vincitori in base alla classifica che assegnava punteggio in base alle menzioni sui social, il tempo e il carburante consumato!

L’equipaggio vincitore: il nostro pilota Federico Scannavino a destra e il navigatore Gioacchino a sinistra.

Una giornata folle e ai limiti della incoscienza, che ci ha regalato una esperienza incredibile e anche la prima vittoria dell’ItalianWheels Racing Team! Prima di tante, si spera.

Ringraziamo Sicilia Motori per la fantastica iniziativa e alla prossima avventura!

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