Jaguar ed il mistero del diamante scomparso: letta così potrebbe sembrare il titolo dell’ennesimo film di Indiana Jones.

Con buona pace di un ormai usurato Harrison Ford non siamo in alcuna località remota del Medio Oriente o del Sud-Est Asiatico.

Infatti il nostro racconto del mistero prende scena nella città del lusso e del glamour.

Ebbene siamo nel principato di Monaco e, cari lettori, vi dirò di più: la cornice è quella del Gran Premio di Formula 1.

In questo mistero che ormai ci angustia da vent’anni giusti giusti (stiamo parlando del GP di Monaco 2004) i protagonisti sono il team di Formula 1 Jaguar ed un diamante dal valore di svariate centinaia di migliaia di euro.

Ecco, sul valore del diamante la fantasia si è sprecata: dal milione fino a trecentomila euro.

Insomma ora potrebbe sorgere una domanda spontanea e pure legittima: cosa hanno a che spartire un team di F1 ed un diamante?

Si tratta di una trovata pubblicitaria.

Monaco è sempre stata una vetrina importante per gli sponsor per cui anche chi è al di fuori di questo mondo ha interesse data la portata dell’evento.

Jaguar è sponsorizzata, per questa occasione da Ocean’s Twelve.

In aggiunta, per questa tappa a base di glam ed ostentazione venne ufficializzata la partnership con una casa di gioielli israeliana ossia la Steinmetz.

Il tutto avviene con una presentazione in pompa magna con la super modella Bridget Hall a presiedere.

la splendida Bridgette Hall.

In questo evento vengono presentate le vetture con questo diamante incastonato sull’ala anteriore delle vetture.

Arriviamo quindi al giorno della gara e Mark Webber, ai tempi proprio in forza al team britannico si ritira per un problema meccanico.

Fin qua nulla di particolare se non che, qualche tornata dopo a ritirarsi è il compagno di colori Christian Klein.

Questa volta non è un problema tecnico ma un errore del pilota che va dritto al tornatino Loews, picchiando proprio il musetto della vettura.

il povero Klein incastrato nelle barriere

Questa dinamica sarà fatale per il nostro diamante.

Recuperata la vettura ed il musetto il diamante non si trova.

Scomparso, nel nulla. Vent’anni dopo siamo ancora nell’oblio. Quel diamante non si trova.

Questa è la storia del team Jaguar e del diamante perduto.

Indiana Jones, aiutaci tu.

Di Claudio Boscolo

Appassionato di endurance da quando ho memoria, innamorato perso della Panoz Esperante e nostalgico della Jordan e della Jaguar in Formula 1. Cantastorie di piloti e di gare, all'occorrenza team principal dell'ItalianWheels Racing Team.

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