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E’ tempo di Road Atlanta, è tempo di Petit Le Mans.

Una delle gare più difficili ed affascinanti del panorama mondiale, una gara che è un salto in apnea lungo i 4088 metri del circuito di Braselton.

Una gara da ben 10 ore di durata.

E’ stata una stagione travagliata per noi di Cetilar Racing, una stagione in cui è stato difficile emergere e sfruttare il vero potenziale della nuovissima 296 GT3.

Tra problemi di gioventù della vettura che ci inseguono da Daytona ed un BOP forse troppo punitivo, ci è stato difficile replicare gli ottimi risultati della scorsa stagione.

Già dal giovedì abbiamo avuto un intoppo con l’incidente di Antonio Fuoco che, messo le ruote sull’erba, è andato a muro violentemente.

Fortunatamente nessun problema fisico per Antonio, solo tanto lavoro extra per i nostri bravissimi meccanici.

Nella difficilissima lotta contro il tempo i nostri ragazzi sono riusciti a rimettere la vettura meravigliosamente in forma per le qualifiche di venerdì.

Si parla sempre troppo poco della bravura dei nostri meccanici, sempre pronti e capaci a risolvere problemi in tempi record.

Arriviamo alle qualifiche di venerdì avendo girato poco, tuttavia siamo consapevoli dei nostri mezzi e della voglia di rivalsa di Antonio.

Concludiamo la sessione con una ottava posizione.

Sappiamo quanto la posizioni di partenza nelle gare di durata sia relativa, quindi l’obiettivo è recuperare gradualmente.

Poco dopo lo start però siamo vittima di un contatto con una Mercedes che ci costringe ad un pit stop non programmato, vanificando così l’ottimo start.

Il traffico di Road Atlanta non perdona.

Dopo questo imprevisto continuiamo con i nostri stint fino a che la vettura inizia a presentare problemi di natura tecnica.

Siamo costretti così ad un lungo stop che ci butta indietro di diversi giri rispetto ai nostri avversari diretti.

Riusciamo comunque a portare la vettura sotto la bandiera a scacchi in tredicesima piazza.

Un risultato molto lontano dalle nostre migliori intenzioni.

E’ stato un anno difficile in termini di risultati ma che ci motiva a ritornare nelle posizioni di classifica che ci competono nella stagione 2024.

Racconto di Giorgio Sernagiotto.

Foto di Fabio Taccola e Cetilar Racing.

Di Claudio Boscolo

Appassionato di endurance da quando ho memoria, innamorato perso della Panoz Esperante e nostalgico della Jordan e della Jaguar in Formula 1. Cantastorie di piloti e di gare, all'occorrenza team principal dell'ItalianWheels Racing Team.

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