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A cura di Alessandro Rizzuti.

Gara 2 si apre con il botto. Nel solito traffico in curva 1 un contatto tra Clement Novalak e Aleksandr Smolyar, vincitore in gara 1, causa una foratura a quest’ultimo, che perde il controllo dell’auto finendo contro l’incolpevole Sargeant e causando il ritiro di entrambi e l’entrata della safety car. Alla ripartenza della gara la situazione si stabilizza, con pochi sorpassi soprattutto al vertice, e con la classifica che vede David Schumacher davanti a Enzo Fittipaldi e Matteo Nannini. Al giro 15 un tentativo di sorpasso vede un contatto tra i primi due, con Schumacher che finisce nella ghiaia ed è costretto al ritiro, mentre Fittipaldi deve fermare la sua macchina un giro dopo a causa dei danni subiti nell’incidente. Seconda ripartenza della gara, con intense battaglie per il vertice della corsa tra Nannini e Dennis Hauger. Al giro 21 non avviene un altro contatto al vertice vede Hauger colpire Nannini e mandarlo in ghiaia, mentre il norvegese è costretto a tornare ai box con l’ala rotta e a terminare così la gara. La vittoria quindi va a Oliver Caldwell, davanti a Victor Martins e a Frederik Vesti, mentre è da segnalare la 15° posizione di Juan Manuel Correa, che guadagna il suo primo punto nella seconda gara a cui partecipa dopo il terribile incidente di Spa.

Di Alessandro Rizzuti

Laureato in storia e bassista metal a tempo perso, fermamente convinto che sotto le sei ore si parla di gare sprint. Ogni tanto faccio qualche articolo ironico, sperando di essere divertente almeno su internet.

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