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A cura di Claudio Boscolo.

Se la sveglia, di domenica mattina, si è rivelata particolarmente inclemente posso assicurarvi che il meteo si è rivelato ancora più meschino. Ci siamo salutati sedici ore prima con una Monza nuvolosa, per cui la speranza era quella di ritrovare il cielo più o meno nelle stesse condizioni.

Invece no.

Ad attendermi, sabato, c’è stato il melodioso canto del V8 turbo mentre a questo giro mi aspetta solo il rapido e cadenzato incedere della pioggia che può, però, solo voler dire una cosa: qualifiche sul bagnato.

Da sempre le condizioni più difficili, capaci di esaltare le qualità individuali e la sensibilità dei piloti. Il bagnato resta una condizione estremamente affascinante anche per chi osserva, dove ogni singola staccata può riservare un imprevisto mortifero per i piloti impegnati nella propria gara o qualifica.

Nemmeno il tempo di vedere le prime vetture lanciarsi sul rettifilo principale e di scambiare una decina di parole con Stefano che già avviene il primo di una lunga serie di incidenti di giornata.

Basta leggermente allargare la traiettoria alla prima di Lesmo e via che la vettura si mette a fluttuare sulla ghiaia dando un bacino bello convinto al muro di gomme.

Sessione fermata per pochi istanti, il tempo per la Ferrari di Germana Tognella di ritornare ai box per le riparazioni necessarie, ed è di nuovo azione in pista.

La pioggia gradualmente diminuisce di intensità e l’aggressività dei piloti aumenta esponenzialmente: la sessione di qualifiche di gara 2 della Coppa Shell viene fermata dalla bandiera rossa.

Violentissimo contatto in prima variante e conseguente doppio ritiro dalle qualifiche e anche dalla gara in programma per il pomeriggio: troppi danni per poter continuare.

Data la bandiera rossa e lo scemare della pioggia, decidiamo di scendere in zona pit-lane per goderci il finale delle qualifiche di Coppa Shell. Mentre Stefano riguadagna il suo spot in Prima Variante, io resto ad annotare i tempi: Kirchmayr, “Alex Fox” e Weiland, ecco coloro che partiranno nelle prime tre posizioni.

Decido di seguire lo start della sessione di qualifiche valide per gara 2 del Trofeo Pirelli, invece, direttamente dai box.

La tensione è palpabile viste le condizioni di pista ancora bagnata ma via via in miglioramento minuto dopo minuto.

Tommaso Rocca (Rossocorsa)

Tornati nel piacevole tepore della sala stampa io e Stefano decidiamo come proseguire e cosa fare durante le due sessioni di gara.

Nel mentre la sessione di qualifiche procede regolarmente, senza particolari intoppi né ulteriori bandiere rosse.

A strappare la partenza dal palo è ancora una volta l’enfant prodige Luka Nurmi seguito, ancora una volta, dall’implacabile Michelle Gatting e in terza piazza Wartique.

Si fa così ora di pranzo e di conseguenza è anche un momento per tirare il fiato e raccogliere le prime impressioni di giornata.

Assieme alle riflessioni sulla mattinata sportiva sovvengono anche lievi attimi di realizzazione su quanto effettivamente ci siamo sentiti dei privilegiati.

Ok, bellissimo lasciarsi andare ai “feels” ma c’è da fatturare.

Con l’arrivo delle 14 e dello Start della gara 2 di Coppa Shell, tra l’altro annunciata come wet race, si avvicina anche il momento di andare a disturbare una vecchia nonché cara conoscenza di ItalianWheels: ebbene appuntamento nel retro-box del team Formula Racing con Giorgio Sernagiotto (pilota WEC per Cetilar Racing ed ELMS per Iron Lynx) , presente in qualità di coach di Alessandro Cozzi, che ci rilascia una breve intervista che vedrete nei prossimi giorni sui nostri canali social.

Tra un sorpasso e l’altro, un’intervista volante, un motore flambè e una sportellata di troppo che porta alla safety car in pista (fino al traguardo), si chiude anche l’appuntamento per la Coppa Shell che vede trionfare “Alex Fox”.

Dato che stare dentro ai box per seguire le gare non ci dispiace affatto, decidiamo di appostarci dentro il garage di Iron Lynx e di godere di gara 2 del Trofeo Pirelli dalla tana di una delle protagoniste di questo weekend, non prima però di aver immortalato le vetture in griglia.

Pronti, via it’s Nurmi time che da subito prende il largo inseguito via via da tutte le altre vetture con Michelle Gatting in leggera difficoltà.

Quella del buon Serna non è l’unica intervista di giornata e infatti, approfittando del botto violentissimo di Rocca (senza conseguenze, fortunatamente) in Parabolica e della conseguente bandiera rossa, ritroviamo con grande piacere Manuela Gostner.

Dopo l’intervista di rito (che troverete anche qua nei prossimi giorni sui nostri canali social) ci concediamo una piacevole chiacchierata circa le aspettative sul campionato e altre piccole curiosità.

Poco prima della bandiera verde, però, ci lasciamo incantare dai racconti e dalle esperienze di uno degli ingegneri presenti nel box.

Al restart ci spostiamo nuovamente davanti allo schermo per assistere al trionfo di Luka Nurmi, il più giovane vincitore di sempre nella storia del Ferrari Challenge.

A completare il podio ci sono Michelle Gatting, che conquista la vetta del campionato, e Wartique.

Con la festa dall’iconico podio di Monza l’evento si pone al termine così come la nostra esperienza.

Devo ammettere che è stata un’esperienza ben superiore a come mai avrei immaginato nella mia testa, dalla stupenda umanità che popola il paddock passando per la disponibilità dei piloti e dei marshalls.

Di solito si dice che le prime volte siano sopravvalutate ma, sia io che Stefano, possiamo assicurarvi che il primo accredito non ha assolutamente disatteso le aspettative.

Alla prossima avventura in pista!

Fotografie a cura di SA MEDIA Photography.

Di Claudio Boscolo

Appassionato di endurance da quando ho memoria, innamorato perso della Panoz Esperante e nostalgico della Jordan e della Jaguar in Formula 1. Cantastorie di piloti e di gare, all'occorrenza team principal dell'ItalianWheels Racing Team.

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