A cura di Davide Orofino.

Piacere mi chiamo Davide e sono tifoso della Williams, apro subito dicendo che questo post non sarà sulla storia del team inglese fondato Sir Frank, quella bene o male la conosciamo tutti dopotutto la Williams è un team che ha fatto la storia della F1, qui ho intenzione di parlarvi della mia esperienza nel tifare questa “nobile decaduta”.

Partiamo subito dal principio, sono nato nel 95 e ho cominciato a seguire la F1 nel 2001, non ero nato quando la Williams faceva la storia ed ero troppo piccolo per vedere i mondiali vinti da Hill e Villeneuve, il mio amore per questo team nasce grazie a un colombiano pacioccone che risponde al nome di Juan Pablo Montoya, infatti la prima gara vista dal sottoscritto è stata Monza 2001 vinta appunto da JP.

Monza 2001, la mia prima gara… come vola il tempo.

È stato amore a prima vista, quella macchina blu e bianca, quel pilota che in pista era di una cattiveria unica e fuori dalla pista era scorbutico e antipatico ai più, ecco lì è nato tutto…purtroppo. Perché purtroppo? Beh, diciamo che dal 2001 in poi la Williams non mi ha mai regalato tante gioie, con la BMW tutto sembrava andare per il meglio, ma poi il matrimonio è finito molto male con i bavaresi che sono andati dalla Sauber lasciando la Williams prima con il mediocre motore della Cosworth e poi con quello Toyota che in cambio ci ha regalato per due stagioni Nakajima, pilota di cui le persone si ricordano perché al suo primo pit stop aveva falciato metà dei suoi meccanici.

Kazuki sappi che la gente ti ricorda più per questo che per il fatto che hai vinto a Le Mans.

Il 2012 non è stato così male, abbiamo vinto a oggi la nostra ultima gara con Maldonado, peccato che la coppia di pilota era tutto altro che buona, il venezuelano era veloce ma anche troppo impulsivo e infatti spesso e volentieri lo si trovava a muro o contro qualche altra auto mentre l’altro pilota Bruno Senna era meno incline agli incidenti spettacolari ma gli mancava la velocità, il ché è un peccato perché la FW34 poteva sicuramente ottenere risultati migliori.

Pastor… Pastor, potevi essere un campione sai? Il talento e il coraggio di certo non ti mancavano.

Con il cambio di regolamenti del 2014 ci siamo rialzati e finalmente potevo tornare a fare la voce grossa con i miei amici ferraristi vantandomi delle prestazioni della FW36 marchiata Martini superiori a quelle della rossa di Maranello, col senno di poi sarebbe stato meglio gongolare di meno perché gran parte dei risultati erano attribuibili al motorone costruito dalla Mercedes che era spanne superiori agli altri, infatti con il passare della stagioni la Williams è tornata a fare il gambero e piano piano è tornata verso il fondo della griglia dove ormai risiede da quattro stagioni.

Questo week-end la mia amata Williams raggiunge il traguardo dei 750 gran premi, di questi io ne ho seguiti 363 circa, 363 GP di alti e bassi… pochi alti e tanti bassi a essere sincero, “ma allora perché non cambi squadra?” direte voi, beh non posso dire di non averci provato, ho provato a tifare la Force India, la Renault, la Lotus/Caterham e anche la Red Bull ma alla fine mi ritrovavo sempre a guardare lei, quella macchina con la W sul muso di cui mi ero innamorato quando ero un bambino.

Tanti auguri Williams per questo tuo traguardo.

Grazie Sir Frank per aver dato vita a questo team.

Ora tocca a te Dorilton l’arduo compito di riportarci dove ci spetta.

Che sia in P1 o in P20 io continuerò a seguirti fino alla fine perciò fai pure con calma, non c’è fretta, abbiamo ancora tanti altri GP da vivere insieme.

Qui Davide, passo e chiudo.

Di Davide Orofino

Classe 1995, sardo, laureato in lingue e appassionato di tutto ciò che è dotato di un motore. Mi occupo di un po' di tutto ma specialmente del motorsport giapponese.

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