È un buon momento per tirare le somme di questo inizio di stagione. È già la settimana della 6 ore di Imola, che si terrà questo 20 aprile.

Partiamo dall’ovvio. Il 20 aprile è pasqua, e quale miglior occasione per andare a vedere una gara dal vivo? Soprattutto se si tratta del WEC, da me riconosciuto come il miglior campionato sulla faccia della terra. Oltre alla gara sono state organizzate una serie di eventi e iniziative per i tifosi che si godranno l’intero weekend nella cittadina emiliana, tra cui concerti e una parata tra il centro storico e il circuito.

Passiamo alla pista. Ferrari arriva in casa dopo un’ incredibile tripletta in Qatar, che sembra finalmente aver rotto la maledizione che proibiva alle 499P ufficiali di vincere una gara che durasse meno di 24 ore. Una maledizione che ha raggiunto l’apice proprio a Imola lo scorso anno, quando la tripletta in qualifica non si è convertita poi in una vittoria.

Ph: Julien Delfosse via FIA WEC

Per Porsche e Toyota sembra essere arrivato un periodo oscuro. Certo, il BoP sfavorevole non ha aiutato nella prima gara della stagione (ma sono state anche le auto più vincenti lo scorso anno). La mancanza di velocità pura in qualifica si è convertita in una mancanza di passo in gara, che solo un’ottima strategia al box Toyota ha permesso alle due auto giapponesi di ottenere un onesto quinto e sesto posto.
Lo stesso non si può dire per Porsche (solo in decima e undicesima posizione), che non è riuscita a rimediare a una qualifica a dir poco disastrosa. Non tutto va male per la casa tedesca, che può vantare la vittoria a Daytona e Sebring.

Segnali molto positivi invece per BMW, Alpine e Cadillac. BMW è riuscita a ottenere una fantastica seconda posizione in qualifica, e in gara ha dimostrato un ottimo passo, segno di un ottimo lavoro condotto questo inverno sulla macchina. I miglioramenti sono stati ancora più visibili oltre oceano, dove l’hypercar di Monaco di Baviera è arrivata a un passo dalla vittoria a Daytona.

Ph: Julien Delfosse via FIA WEC

Bene anche Alpine, che sebbene ancora nel midifield a livello di prestazioni, sembra aver risolto i problemi di affidabilità e trovato una punta di prestazione pura in più.
E poi c’è Cadillac, che… Diciamo che ci sto ancora male, erano le uniche auto che sembravano poter tenere testa alle Ferrari. Un errore di Alex Lynn è costata al costruttore americano la speranza della prima vittoria nel WEC. Tra tutti credo che saranno gli unici a ottenere una prestazione peggiore nelle prossime gare, nonostante l’ottimo lavoro di Jota.

Che dire poi della Aston Martin? Bella, rumorosa, bella e rumorosa. Vale la pena vederla dal vivo, ma in quanto a prestazioni ne riparliamo dopo Le Mans, quando Heart of Racing avrà raccolto abbastanza dati da poter rendere la macchina più competitiva per questa 6 ore di Imola.

Ph: Fabrizio Boldoni via FIA WEC

E questo è quanto c’è da sapere per la 6 ore di Imola, quanto meno per la categoria hypercar. Vi consiglio nuovamente di andare a vederla dal vivo, il WEC è forse il miglior campionato per i tifosi sulle tribune. Un sacco di auto, tutte bellissime e dal sound incredibile, e ben 6 ore di gara renderanno la vostra pasqua in una super pasqua.

Ci vediamo ad Imola !

Di Alessandro Rizzuti

Laureato in storia e bassista metal a tempo perso, fermamente convinto che sotto le sei ore si parla di gare sprint. Ogni tanto faccio qualche articolo ironico, sperando di essere divertente almeno su internet.

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