Oggi, signore e signori, abbiamo assistito alla storia per Nico Hulkenberg.
Dopo ben 240 gare finalmente il pilota tedesco riesce ad ottenere il suo tanto desiderato podio al termine di una gara ricca di colpi di scena.
Una rincorsa che mai avremmo pensato di veder coronata oggi al termine del GP di Silverstone.
Eppure questa tanto bistrattata Sauber con l’altrettanto ostracizzato Mattia Binotto si porta a casa una soddisfazione unica, un momento storico per gli ultimi vagiti di questa Sauber, presto Audi.
Come al solito per avere una gara di F1 interessante dobbiamo sporcare la pista con l’acqua e solo così abbiamo occasione di vedere gare che ti riconciliano con lo sport.
McLaren su un altro pianeta, nonostante Max abbia dato il tutto per tutto sia in qualifica che in gara.
Ferrari rediviva? Forse.
I segnali di questo week end sono stati incoraggianti, soprattutto per le prestazioni nelle prove libere e qualifiche, dove è mancata solo la finalizzazione.
Hamilton a casa sua è tornato a far divertire con sorpassi di qualità tali da portarlo ai piedi del podio.
Per il compagno di box la questione è più seria: Leclerc non è mai stato in gara.
Strategia incomprensibile e prestazione in gara tra le sue peggiori di sempre.
Quando piove il monegasco patisce e non poco, sia in pista che a livello tattico.
Anche Mercedes non ha brillato in questa gara inglese, anzi diciamo che è stata forse la più grande delusione del week end.
Per il resto c’è poco da aggiungere se non che in Aston Martin a momenti sfiora il capolavoro tattico e che Max Emilian Verstappen è un alieno che viene dal pienato Motorsport per portare una vettura così difficile costantemente in zone importanti.
Silverstone ci ha regalato un lampo di romanticismo motoristico, un premio alla carriera e alla tenacia per un pilota che avrebbe meritato anche di più in carriera.
Bravo Nico, brava Sauber!
Ora non fermiamoci qua.