IW On The Road è la nostra rubrica su YouTube che nasce dalla voglia di raccontarvi le emozioni e le avventure che affronteremo nelle varie trasferte sulle strade di tutto il mondo.
Vogliamo rendervi partecipi delle realtà motoristiche italiane ed internazionali tramite contenuti inediti, reparti corse, vite da pit lane, emozioni a visiera abbassata e molto altro.
Insomma, vi trascineremo nel cuore pulsante dell’automotive e del motorsport a due e quattro ruote.
GIORGIO SERNAGIOTTO: LA MIA LE MANS (2018)

Questa è stata, più che una semplice intervista, un’esperienza unica ed indimenticabile. Tutto iniziò nel periodo della 24 Ore di Le Mans del 2017 dove a rubare la nostra attenzione fu una scuderia che schiera sulla griglia di partenza una splendida Dallara- Gibson azzurra e bianca col numero 47. La particolarità di questa LMP2 risiede nel loro motto scritto sul musetto della vettura: “The Italian Spirit of Le Mans”. Sì, stiamo parlando della scuderia Cetilar Villorba Corse.
Sostenerli sin da subito fu davvero questione di un attimo. Passione e simpatia alla massima potenza furono i fattori che ci fecero appassionare a questo team. Così continuammo a seguirli con vivo interesse negli appuntamenti ELMS e nella 24 Ore di Le Mans 2018, meno fortunata, ma egualmente epica ed emozionante.
Si arrivò così in un caldo pomeriggio di agosto dove, prima della sua partenza per la 4 Ore di Silverstone, riuscimmo a metterci in contatto con Giorgio Sernagiotto, alfiere del team veneto, per la possibilità di una breve intervista. Dire che fossimo emozionati all’idea è minimizzare e anche tanto. Decidemmo di risentirci dopo il suo impegno ELMS e così fu: concordammo di trovarci a fine settembre direttamente al loro reparto corse. Ebbe così inizio un periodo di spasmodica attesa e di preparativi su preparativi.
Arrivammo al giorno prestabilito carichi e motivati come poche volte nella vita. La spedizione si compose dei seguenti soggetti: Andrea Paghini al volante e addetto a una delle due GoPro; Matteo Cati al sedile anteriore destro e addetto alle foto e allo stabilizzatore; Davide Achille al posteriore sinistro e alla seconda GoPro e Claudio Boscolo al posteriore destro nel ruolo di intervistatore. Iniziò così la nostra avventura.
I chilometri scorrevano velocemente sotto le ruote della macchina mentre nell’abitacolo ci scervellammo col timore di far domande troppo banali e di farci prendere dall’emozione, il che non avrebbe sancito un inizio coi fiocchi soprattutto alla prima intervista della nostra carriera. Accantonati i timori di figuracce ci concentrammo nella ricerca di un posto dove pranzare e sgranchire un po’ le gambe e la scelta ricadde in un salutare McDonald’s a pochi chilometri dalla nostra destinazione. Riprendemmo la marcia e dopo una mezz’ora scarsa giungemmo all’indirizzo prestabilito.
Facemmo così conoscenza con Giorgio e con lo staff presente tra cui uno dei meccanici che partì di notte per raggiungere il Circuit de la Sarthe, dopo il terribile botto del pilota veneto nelle qualifiche della 24 Ore di Le Mans 2018, e per portare le componenti necessarie a rimettere in sesto la vettura in tempo per la gara: un autentico miracolo compiuto da questi straordinari ragazzi.
Giorgio, di una simpatia, pazienza e disponibilità più uniche che rare, ci fece da guida tra un parco vetture di altissimo spessore fino a che non vedemmo stagliarsi la regina, la famosa “47” in tutto il suo splendore sui cavalletti. L’impatto è qualcosa di difficile da spiegare: emozionante per tanti e diversi motivi. Vedere una LMP2 dal vivo e poterla toccare con mano fu qualcosa di indescrivibile. Ripresi dallo stordimento iniziale, Matteo iniziò il suo lavoro certosino con la macchina fotografica mentre noi osserviamo da vicino anche le altre vetture presenti: una Lamborghini Huracàn GT3, le due EuroNascar del team di Alex Caffi, le Maserati GT4 e il prototipo LMP3.
I racconti e gli aneddoti si susseguirono mentre Davide, Matteo e Andrea preparavano l’attrezzatura per l’intervista. Arrivò così il momento di fare sul serio. Più che una semplice intervista si è trattato di un vero e proprio fiume di emozioni e passione. Il tempo prese così una deriva tutta sua dove si mischiarono ricordi da due prospettive differenti: chi dentro l’abitacolo e chi davanti allo schermo.
Ogni pilota ha la sua storia, i suoi racconti e i suoi aneddoti, quello che ci colpì maggiormente fu il trasporto emotivo nel raccontarli di Giorgio, un pilota che vive di passione e che ama quello che fa. Purtroppo le lancette scorrevano implacabili nonostante ci sembrasse di essere appena arrivati e quindi si giunse alla fase finale dei saluti. Qui, però, ci aspettò una sorpresa ancora più particolare che andava a sommarsi alla già indimenticabile esperienza di giornata: a turno ci venne data la possibilità di entrare nell’abitacolo della Dallara-Gibson numero 47. A ripensarci, a distanza di anni, i brividi li abbiamo ancora.
Giunse purtroppo il momento dei veri saluti finali e così, risaliti in auto, ci dirigemmo verso casa. Per metabolizzare una giornata del genere ci vorrà ancora del tempo, soprattutto per comprendere bene il grande regalo che ci è stato fatto: condividere la passione dei motori con chi ne ha fatto il proprio mestiere e ha raggiunto il suo sogno, poter ascoltare dal vivo determinate storie e racconti e toccare con mano il duro lavoro che tutta la squadra Cetilar Villorba Corse ha realizzato.
EBILEGEND (2021)

La seconda tappa di IW On The Road partì da un’umida mattina di febbraio 2021 nella tana di Ebimotors: la prima azienda in Italia a potersi fregiare di essere un centro assistenza ufficiale Porsche, inoltre la creazione del “Lupo” Enrico Borghi resta una delle realtà più dominanti nell’ambito GT italiano ed internazionale.
Il nostro lavoro si è snodato tramite il racconto dalle origini, passando per il centro assistenza fino alla realtà del reparto corse e concludendo con il Driving Emotion Days.
I chilometri scorrevano veloci sotto l’auto mentre raggiungevamo il capannone di Ebimotors. Il ritrovare il gruppo di lavoro dopo mesi di lockdown ed il poter tornare a raccontare quello che amiamo sono le cose che più ci fecero battere il cuore in un periodo storico così difficile come quello della pandemia.
Dopo aver fatto le conoscenze di rito e bevuto il famoso caffè “tattico”, la prima cosa che catturò la nostra attenzione fu la nuova 935 “Moby Dick”, ma il tempo per emozionarsi stringeva e scoccava già l’ora di buttarci nella registrazione delle puntate.
La serie di video iniziò proprio dal centro assistenza con il nostro Davide Achille impegnato nella lunga e dettagliata intervista ad Enrico Borghi che partì dal giorno zero passando attraverso i servizi offerti e a quelli che offre attualmente.
La seconda parte del nostro documentario video vede coinvolto sempre il fondatore Borghi in compagnia del nostro Claudio Boscolo per raccontare la lunga serie di successi sportivi. Dalla fine anni ’90 sino al punto più alto: la partecipazione alla 24 Ore di Le Mans 2018, la gara più importante al mondo.
Il terzo video vide invece la presenza dei nostri Alessandro Rizzuti e del pilota professionista Matteo Arrigosi (che ha gareggiato egli stesso per Ebimotors) in compagnia del figlio di Enrico, Riccardo, per raccontare l’iniziativa riguardante i corsi del Driving Emotion Days.
Impossibile non menzionare la nostra emozione nel vedere una delle pochissime Porsche RSR e avere l’onore di poter sentire il suo ruggito dal vivo. La nostra avventura dentro ai capannoni di Ebimotors è stata ricca di emozioni.
Ringraziamo il team per l’onore di poter trasmettere, insieme ai ragazzi di SA MEDIA Photography, tramite una serie di video la ricca storia della compagine comasca.
Una delle nostre avventure più emozionanti.
MORANO SUL PO (2022)

L’Autodromo di Morano sul Po, o Autodromo di Casale, rappresenta lo specchio di quello che tutt’ora è il motorsport in Italia: un circuito ricco di storia e di aneddoti che dopo quasi 40 anni di abbandono ha una speranza di rilancio grazie a Dimsport.
Nel mese di febbraio del 2022 abbiamo avuto il piacere di incontrare Mario Martinotti, memoria storica dell’impianto e grandissimo appassionato di motorsport, per una chiacchierata ed una visita del vecchio autodromo fantasma.
La giornata si è snodata tramite quello che rimane della pit-lane, degli edifici del box e della torre dei cronometristi. Un viaggio che ci ha riportato indietro nel tempo. Dall’inaugurazione avvenuta nel 1973 con la presenza di Arturo Merzario a bordo della Ferrari 312 B2, fino alla chiusura nel 1977.
Pochi ma incisivi anni di storia, raccontati con commozione e passione da Mario, dove tantissime leggende del motorsport internazionale hanno mosso passi decisivi nelle loro carriere lungo i 2460 metri del circuito piemontese.
Grazie alla concessione di Dimsport abbiamo potuto camminare tra i ricordi di un luogo magico che fece battere i cuori di tutta la zona di Casale Monferrato e non solo. Un luogo spettrale che ancora profuma di motorsport, di passione e che ora sta prendendo nuovamente vita. Rimanete connessi, grandi novità in arrivo !